(Teleborsa) – Dopo il caso AstraZeneca, ieri la tegola Johnson&Johnson. La Commissione, intanto, ha raggiunto un accordo con Pfizer per accelerare l’approvvigionamento di vaccini, con 50 milioni di dosi aggiuntive consegnate nel secondo trimestre, a partire da aprile. Saranno distribuite sulla base della popolazione. Lo ha annunciato la Presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen sottolineando che la pandemia di Covid “rimane una grave minaccia per la salute e il sostentamento delle persone, siamo in una corsa contro il tempo. Prima raggiungiamo il nostro obiettivo di vaccinare il 70% della popolazione adulta, maggiori sono le possibilità di contenere il virus”.
La “buona notizia” è che “le vaccinazioni accelerano“, gli stati membri “hanno ricevuto, a ieri, 126 milioni di dosi. Sono felice di annunciare che oggi abbiamo raggiunto i 100 milioni di vaccini somministrati, un traguardo di cui andare fieri. Di questi 100 milioni, più di un quarto sono seconde dosi”.
Si vede la luce in fondo al tunnel ma la battaglia non è ancora vinta. “Ad un certo punto, potremmo aver bisogno di vaccini di richiamo per rafforzare e prolungare l’immunità e, se ci sarà una variante che sfugge al vaccino, avremo bisogno di sviluppare vaccini che siano adattati alla nuova variante e ne avremo bisogno presto e in quantità sufficiente”, avverte von der Leyen, sottolineando la necessità di “prepararsi a ciò che accadrà in futuro” allo scopo di “sconfiggere definitivamente il virus”.