(Teleborsa) – Cala leggermente l’indice dell’attività manifatturiera degli Stati Uniti, elaborato da IHS Markit, per il mese di febbraio, pur mantenendosi su livelli record. Nel mese scorso, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 58,6 punti dai 58,5 della stima preliminare e dai 59,2 del mese precedente. L’indice è comunque ben sopra la soglia chiave di 50, che denota espansione dell’attività.
Sebbene il tasso di crescita sia diminuito, è stato il secondo più alto dall’aprile 2010 ed è stato sostenuto da forti aumenti della produzione e nuovi ordini. Tuttavia, sottolinea IHS Markit, l’interruzione senza precedenti della catena di approvvigionamento, con carenze nei fornitori e ritardi nei trasporti, ha portato a un aumento sostanziale dei costi di input.
“Un altro mese di forte crescita della produzione suggerisce che il settore manifatturiero statunitense è vicino a recuperare completamente la produzione persa a causa della pandemia dello scorso anno, e una rinnovata ondata di ottimismo suggerisce che la ripresa è molto più avanzata”, ha commentato Chris Williamson, capo economista di IHS Markit.