(Teleborsa) – Delude pesantemente il dato sul mercato del lavoro in USA a settembre. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è calato al 4,8% rispetto al 5,2% del mese precedente e al 5,1% del consensus. Sono stati però aggiunti solo 194 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che ad agosto erano stati creati 366 mila buste paga (dato rivisto da 235 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è peggiore delle attese del mercato che indicava un aumento di 500 mila di posti di lavoro.
Il dato è peggiore delle aspettative anche nel settore privato: sono stati aggiunti appena 317 mila posti di lavoro contro previsioni di aumento di 455 mila posti e rispetto ai 332 mila rivisti di agosto. Gli occupati del settore manifatturiero sono saliti di 26 mila unità, al di sopra del consensus di 25 mila, ma si confrontano con i 31 mila del mese precedente (dato rivisto da 37 mila).
Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 30,85 dollari, registrando un aumento dello 0,6% su mese (atteso un +0,4%) e del 4,6% su anno (atteso un +4,6%) dopo il +0,4% mensile e +4% tendenziale registrato ad agosto. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche.