(Teleborsa) – È in calo, ma maggiore del previsto, la creazione di posti di lavoro in USA a giugno. Gli occupati del settore privato hanno registrato infatti un aumento di 692 mila posti di lavoro, dopo i +886 mila del mese precedente (dato rivisto al ribasso da un iniziale +978 mila). Le attese dagli analisti indicavano un aumento di circa 600 mila unità. È quanto segnala il report della Automated Data Processing (ADP), che ogni mese pubblica questo report sul mercato del lavoro sulla base dei dati aggregati pervenuti dal settore privato non agricolo.
L’aumento è stato determinato perlopiù dal settore dei servizi (+624 mila), in particolare dalle sottocategorie Leisure e Hospitality (+332 mila), Education & Health (+123 mila) e Trasporti (+62 mila). Nel settore manifatturiero i posti di lavoro sono aumentati di 19 mila unità, mentre in quello delle costruzioni c’è un aumento di 47 mila. L’unico calo – di 4 mila unità – si registra nel settore Information. A livello dimensionale, le piccole imprese hanno registrato una crescita degli occupati di 215 mila unità, le imprese di medie dimensioni di 236 mila e quelle di grande dimensioni di 240 mila.
“La ripresa del mercato del lavoro rimane solida, con giugno che chiude un forte secondo trimestre di crescita dei posti di lavoro – ha affermato Nela Richardson, capo economista di ADP – Mentre i libri paga sono ancora quasi 7 milioni al di sotto dei livelli pre-Covid, sono stati aggiunti circa 3 milioni posti di lavoro da inizio 2021. I fornitori di servizi, il settore più colpito, continuano a fare il lavoro pesante, con il tempo libero e l’ospitalità che registrano il guadagno più forte in quanto le aziende iniziano a riaprire a piena capacità in tutto il Paese”.