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Unione Bancaria, l'Eurogruppo passa la mano

(Teleborsa) – E’ ancora stallo per il completamento dell’Unione bancaria, con l’ultimo dei quattro pilastri su cui si fonda l’architettura finanziaria della UE, che concerne l’assicurazione comune dei depositi (Editis) e la costituzione di un Fondo comune di tutela che preveda anche la condivisione dei rischi. Una aspetto su cui la Germania ha sempre frenato, tanto più oggi in vista delle prossime elezioni a settembre.

Al termine della riunione odierna in Lussemburgo, che doveva trovare un accordo sul “piano di lavoro”, il Presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe ha confermato che se ne riparlerà “verso la fine di quest’anno”.

Prendendo in considerazione le varie ipotesi in campo, quella “olistica” della Germania e quella graduale della Francia, il Presidente ha confermato che ci sono posizioni diverse e che “quello che conta è la posizione dell’Eurogruppo nel suo insieme”. “Serve una visione condivisa per procedere e sarà aspetto cruciale di un accordo”, ha concluso.

Che l’accordo fosse in bilico anche a questa riunione si era già capito nel primo pomeriggio, quando lo stesso Donohoe aveva ammesso “abbiamo fatto progressi che danno la base per un accordo in una fase successiva”, lasciando intendere che non sarebbe stato raggiunto oggi.

Il Presidente aveva anche ricordato che il mandato dei leader, raggiunto nel dicembre scorso, chiedeva ai tecnici “un accordo ambizioso e credibile” e che l’impegno di oggi sarebbe stato di “continuare quel lavoro”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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