(Teleborsa) – In una lettera indirizzata al presidente uscente di , Cesare Bisoni, Bluebell Capital Partners, piccolo fondo attivista di Giuseppe Bivona, Francesco Trapani e Marco Taricco, ha espresso il proprio disappunto per la nomina di Pier Carlo Padoan alla presidenza, di cui contesta l’indipendenza.
Bluebell ha spiegato di aver investito in Unicredit “sulla base della sua attraente valutazione, di un solido bilancio e di una forte posizione competitiva in mercati internazionali chiave” e di aver accolto con grande favore la scelta come futuro amministratore delegato di “un leader incontestabile dell’industria finanziaria” quale Andrea Orcel.
D’altro canto, il fondo ha anche avanzato critiche all’operato della banca milanese. Nella lettera inviata al board sostiene che l’indipendenza del presidente è un requisito “cruciale” per assicurare “l’implementazione di buone pratiche di governo societario a livello del CdA” e che tale requisito sarebbe precluso a Padoan dall’entrata in vigore, lo scorso 31 dicembre, del decreto del MEF sui requisiti che devono rivestire i vertici delle banche e che considera non indipendente chi abbia assunto l’incarico di parlamentare nei due anni precedenti la sua nomina.
Per Bluebell, i trascorsi con la politica ed il ruolo avuto nel salvataggio di , nel 2017, quando era ministro dell’Economia, pongono “un significativo conflitto di interesse” in relazione ad una transazione con la banca senese, che Bluebell considera “un opaco, non-investibile asset”.
Secondo il gruppo guidato da Bivona, MPS potrebbe incorrere in ulteriori contenziosi legali a seguito della “ricapitalizzazione precauzionale”, operata nel luglio del 2017, ed esiste un potenziale rischio che un eventuale acquirente si trovi a dover restituire i 5,4 miliardi di aiuti di Stato di cui la banca ha beneficiato.