(Teleborsa) – La Commissione europea ha dato il via libera, nel quadro delle norme UE sugli aiuti di Stato, a garanzie su segmenti di cartolarizzazione sintetica a beneficio delle imprese colpite dalla pandemia di coronavirus in 22 Stati membri. Il nuovo prodotto si inserisce nell’ambito del Fondo europeo di garanzia gestito dal gruppo BEI (composto dalla Banca europea per gli investimenti e dal Fondo europeo per gli investimenti). Con una dotazione di bilancio specifica prevista di 1,4 miliardi di euro, l’esecutivo UE stima che il nuovo prodotto dovrebbe mobilitare almeno 13 miliardi di euro di nuovi prestiti a favore delle piccole e medie imprese.
“Questo nuovo prodotto sosterrà in modo significativo l’obiettivo generale del Fondo europeo di garanzia di mobilitare fino a 200 miliardi di euro per l’economia europea, contribuendo a generare almeno 13 miliardi di euro di nuovi prestiti da intermediari finanziari alle PMI, settore duramente colpito dalla pandemia di coronavirus”, ha commentato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione UE e responsabile della politica di concorrenza.
La cartolarizzazione sintetica è una tecnica finanziaria in base alla quale un ente cedente (come una banca) individua un pool di attività esistenti (ad esempio un portafoglio di prestiti) che detiene nel proprio bilancio, lo suddivide in segmenti con profili di rischio/rendimento diversi rispetto all’intero pool e successivamente trasferisce una parte del rischio derivante dal pool acquistando la protezione di un segmento specifico da un venditore di protezione, al quale l’ente cedente corrisponde in cambio un premio. Nell’ambito del nuovo strumento il gruppo BEI funge da venditore della protezione, ovvero offre protezione agli intermediari finanziari sotto forma di garanzia su un segmento di rischio specifico di un portafoglio di attività esistente. In cambio della garanzia, il gruppo BEI addebiterà all’intermediario finanziario una commissione di garanzia sovvenzionata.
“L’intermediario finanziario dovrà trasferire, nella misura più ampia possibile, il vantaggio finanziario derivante dalla questa operazione ai beneficiari finali del nuovo strumento, ovvero alle PMI che riceveranno nuovi prestiti”, spiega l’esecutivo UE, aggiungendo he “obiettivo di questo nuovo prodotto è contribuire a generare nuovi prestiti più rischiosi alle PMI, liberando la capacità di prestito degli intermediari finanziari e impedendo che le loro risorse siano trasferite verso attività a basso rischio anziché essere utilizzate per prestiti alle PMI”.