(Teleborsa) – Uber dovrà riconoscere lo status di dipendente attraverso il contratto collettivo di lavoro per il trasporto taxi a tutti i suoi autisti nei Paesi Bassi. È quanto stabilisce una sentenza del tribunale di Amsterdam accogliendo la tesi della federazione sindacale FNV.
Secondo il tribunale la società americana considerava i suoi lavoratori come autonomi “solo sulla carta”, ma li trattava effettivamente da dipendenti attraverso tariffe stabilite e diverse funzionalità dell’app gestionale che indicano una “relazione di dipendenza lavorativa”. Tra le condizioni impugnate figurano quella che impone al conducente di poter rifiutare solo alcune corse prima di essere disconnesso dal sistema e il funzionamento della gestione dei reclami dei clienti, su cui Uber decide unilateralmente senza consultare l’autista.
“Si tratta un segnale chiaro anche per l’Aja che questo tipo di gestione dei lavoratori è illegale e che la legge deve essere applicata”, ha spiegato alla stampa Zakaria Boufangacha del sindacato olandese Fnv.
Uber aveva sostenuto che gli autisti che utilizzano l’app sono “imprenditori autonomi” e oggi ha preannunciato l’intenzione di fare ricorso contro la sentenza. La decisione del tribunale olandese segue sentenze simili in altri paesi come la Gran Bretagna