(Teleborsa) – Il recupero del trasporto aereo ai livelli pre-pandemia non si realizzerà prima del 2025. E’ quanto stima ACI Europe, associazione che rappresenta oltre 500 aeroporto in 55 Paesi e circa il 90% del traffico aereo europeo.
“Il ripristino completo dei viaggi senza vincoli è ancora molto lontano e sembra destinato a realizzarsi in modo irregolare e volatile, condizionato dagli ulteriori progressi nelle vaccinazioni e dall’evoluzione della situazione epidemiologica”, ha spiegato Olivier Jankovec, Direttore Generale di ACI Europe
“Il livello della domanda non espressa è sbalorditivo”, ha commentato Jankovec, aggiungendo che vi sono anche fattori dal lato dell’offerta che “rallentano il ritmo della ripresa”, ad esempio i ridimensionamenti di flotte e personale attuati dalle compagnie aeree e l’elevato costo dei carburanti.
Ripresa graduale fino al 2025
Dalle previsioni formulate in occasione dell’assemblea generale, emerge che quest’anno il settore chiuderà con un -60% rispetto ai livelli del 2019 ed il prossimo a -32%, grazie alla ripresa del traffico transatlantico ed all’allentamento delle restrizioni sul lungo raggio, in particolare recuperando pienamente i livelli pre-pandemia solo nel 2025.
Aeroporti a due velocità
Dai dati di ACI Europe emerge che gli aeroporti europei perderanno 1,26 miliardi di passeggeri quest’anno, (-62% sui livelli pre-pandemia).
Quello del trasporto aereo in Europa è un mercato che evidenzia una doppia velocità di ripresa: gli aeroporti UE hanno fatto segnare un -69% sui livelli del 2029, con picchi estivi che hanno raggiunto un -50%, mentre gli aeroporti al di fuori della UE hanno registrato un -34% rispetto al 2019 con picchi nei mesi estivi a -21%.