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Trasporti e Covid: i nodi da sciogliere in vista della ripartenza

(Teleborsa) – Con il PNRR cambia anche il modo di realizzare le infrastrutture “che andranno fatte con una nuova logica”. Lo ha detto il Ministro per le Infrastrutture e la mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, al Meeting di Cl a Rimini. “Non si potrà più costruire un ponte come è stato fatto fino ad ora – ha aggiunto Giovannini -. Non si tratta di fare di più, ma di farlo diversamente”. “Le linee guida per la progettazione delle opere, che stanno per uscire – ha concluso il ministro -, avranno la sostenibilità ambientale come elemento cruciale”.

“Domani mi incontrerò con il presidente delle Regioni” Massimiliano Fedriga “per discutere dei materiali che abbiamo ricevuto e per eventualmente adeguare i piani” dei trasporti in base alle nuove regole dei anti-Covid, ha detto Giovannini. “Mi sembra ci sia un ampio spettro di strumenti – ha spiegato – tutto questo richiede sistemi di controllo adeguati, non solo micro ma anche rispetto ai soggetti che devono attuare le linee guide. Stiamo dialogando con i vari soggetti per assicurarci che tutti adottino gli strumenti necessari per attuare correttamente le linee guida”.

In vista della ripartenza di settembre, cruciale la questione dei trasporti che “non riguarda solo la scuola, ma anche il ritorno alle attività anche lavorative. Per questo da mesi stiamo lavorando con Regioni, Comuni e gestori dei diversi mezzi di trasporto per preparare questa ripartenza – ha ricordato Giovannini -. Le linee guida sono state definite in collaborazione con le Regioni, sono all’attenzione del Cts (Comitato Tecnico Scientifico, ndr). Lunedì è scaduto il termine entro il quale le Regioni dovevano inviarci i loro piani per il potenziamento”. In merito ai nuovi investimenti fatti per il potenziamento del trasporto pubblico, in particolare per il servizio scolastico, il ministro ha ricordato che “nei mesi scorsi i finanziamenti dati dallo Stato hanno consentito al trasporto pubblico locale nelle ore di punta di essere maggiorato del 15/20% in media. In più, d’accordo con il Cts, abbiamo portato il tasso di copertura sui mezzi pubblici all’80%. Sappiamo da una serie di rilevazioni che molte persone sceglieranno il mezzo privato: questa non è una buona notizia per il traffico ma fa prevedere una riduzione della domanda”.

Inoltre “abbiamo obbligato tutte le imprese con oltre 100 addetti a istituire la figura del mobility manager che hanno il compito di distribuire nella settimana le attività, in particolare l’uso dei trasporti. Per chi entro il 31 agosto ha predisposto i piani c’è un finanziamento di 50 milioni proprio per aiutare le imprese e le amministrazioni pubbliche ad andare verso una ‘spalmatura’ al di fuori degli orari di punta. Infine ci sono tavoli prefettizi: luogo in cui i diversi soggetti fanno programmazione”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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