(Teleborsa) – Dal 13 settembre non è più possibile prenotare posti sui traghetti della linea marittima Cagliari-Civitavecchia, coperta da Tirrenia in regime di libero mercato. Gli ultimi due traghetti in servizio si incroceranno sul Tirreno la notte tra il 12 e il 13 settembre, poi la compagnia ha previsto la sospensione di uno dei collegamenti principali per la Sardegna, dopo la Genova-Porto Torres e la Civitavecchia-Olbia. Alla base di tale decisione vi è l’esiguità delle richieste che potrebbe aver reso la tratta non economicamente sostenibile già a metà settembre nonostante la stagione turistica ancora aperta.
La Regione – che da fine luglio chiede al ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili (Mims) un bando unico su tutti i collegamenti da e per la Sardegna “in presenza di tratte remunerative e altre in sofferenza con l’idea di avere un regime tariffario adeguato e frequenze garantite per passeggeri e merci” – ha contestato lo stop delle corse sulla Cagliari-Civitavecchia. Con la stagione turistica ancora aperta, la ventilata soppressione delle corse sarebbe un “danno gravissimo”, che il Governo deve scongiurare con un “intervento immediato”, avverte l’assessore per la Regione Sardegna ai trasporti Giorgio Todde. “Sarebbe l’epilogo – dice l’assessore – di un’estate già segnata da ritardi, disservizi, cancellazioni che hanno interessato gli scali sardi, e in modo particolare Arbatax. Occorre, dice l’assessore Todde, un immediato intervento del Ministero, da me già sollecitato, per riportare certezze e garanzie di cui hanno bisogno gli operatori turistici e commerciali e tutti i cittadini. La soppressione della linea deve essere immediatamente scongiurata”.
In Sardegna, intanto, si registrano le prime proteste tra i vacanzieri che devono rientrare nella propria Regione.