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Teatro Ringhiera di Milano, da Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo un milione e 750mila euro per rifunzionalizzazione

(Teleborsa) – Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo hanno definito il sostegno congiunto al progetto di rigenerazione urbana del Comune di Milano legato al Teatro Ringhiera situato in via Boifava 17, alla periferia sud della città, nella zona “Gratosoglio” da sempre caratterizzata da difficoltà e fragilità sociali, attraverso contributi in regime di Art Bonus, il programma governativo che favorisce il mecenatismo culturale.

“Il nuovo Teatro Ringhiera – spiega Intesa Sanpaolo in una nota – sarà un luogo moderno, bello e accogliente. L’obiettivo è fare del teatro un vero e proprio ‘Punto di comunità’ che mette al centro il teatro e la cultura, ma che si propone di andare oltre, con una gestione affidata a soggetti di ambito culturale e sociale e trasformare in un polo di servizi e di aggregazione in un quartiere estremamente difficile della città”.

L’intervento di manutenzione straordinaria e rifunzionalizzazione prevede l’ammodernamento e la messa a norma degli spazi destinati al teatro, degli uffici, della sala prova, del magazzino foyer falegnameria, della caffetteria e degli spazi formazione. Con i lavori iniziati diversi mesi fa è stato rimosso l’amianto, sono state effettuate le demolizioni. Oggi si stanno costruendo le strutture in cemento armato e programmando il rifacimento degli impianti.

Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo contribuiranno a coprire una parte significativa dell’importo indicato come necessario nello studio di fattibilità tecnico-economica realizzato dalla Fondazione: Cariplo ha recentemente deliberato un contributo di 500mila euro; Intesa Sanpaolo si è impegnata a destinare all’intervento 625mila euro nel 2021 e altrettanti nel 2022. Ora si apre una fase di raccolta rivolta a tutti per raggiungere l’obiettivo del fabbisogno complessivo di 2,5 milioni.

Il teatro rappresenta un importante presidio territoriale nella periferia sud di Milano, grazie alle proposte culturali e aggregative che sono state costantemente attivate, aperte a tutta la cittadinanza e soprattutto agli abitanti del quartiere. È un luogo che ha assunto negli anni una fondamentale importanza per la zona di riferimento, potendo offrire alla cittadinanza – in prima battuta agli abitanti del quartiere – proposte culturali e aggregative, volano di inclusione per le categorie più fragili di residenti quindi con una rilevante valenza socio-culturale. La chiusura ha certamente rappresentato un duro colpo per l’azione aggregatrice in funzione della comunità locale.

Oltre al sostegno deliberato in questi giorni, l’impegno di Fondazione Cariplo nei confronti del teatro e della comunità a cui esso si rivolge, si era già concretizzato in una fase iniziale e cruciale del progetto, quando – dopo la chiusura – si era alla ricerca di una soluzione fattibile e sostenibile. In accordo con il Comune, Fondazione Cariplo ha innanzitutto promosso la realizzazione di uno studio specifico per definire una proposta di rifunzionalizzazione dell’intero edificio in linea con le più innovative esperienze di rigenerazione urbana a base culturale. Lo studio è stato affidato a KCity srl. La proposta progettuale emersa dallo studio, che contemplava diversi scenari alternativi, ha contributo ad attivare una rete di attori accomunati dall’interesse per salvare il Ringhiera. È stato quindi commissionato a B&B Progetti la redazione del progetto di fattibilità tecnico economica. Entrambe queste attività sono state sostenute da Fondazione Cariplo, con un budget di 100mila euro, come contributo fattivo verso la riapertura.

Le analisi tecniche avevano, inoltre, messo in luce la necessità di alcuni interventi di consolidamento strutturale necessari per porre rimedio ad alcune debolezze dell’edificio, emerse in un secondo tempo. Gli interventi – con costi intorno ai 600mila euro, interamente a carico dell’amministrazione comunale – sono stati avviati nell’estate 2020.

“In questo momento – ha commentato Giovanni Fosti, presidente Fondazione Cariplo – emerge sempre più chiaramente il bisogno di avere luoghi in cui sia possibile incontrarsi e fare esperienze di bellezza, di senso condiviso e di relazione. La riqualificazione del Teatro Ringhiera nasce con l’idea di riconsegnare alla comunità uno spazio innovativo che diventi punto di snodo e luogo generativo nella vita del quartiere. La Fondazione Cariplo ha condiviso questa visione e creduto fin da subito in questo progetto, finanziando studi di fattibilità e contribuendo al sostegno dei lavori di rifunzionalizzazione del teatro, insieme a Intesa Sanpaolo e al Comune di Milano. Il Teatro Ringhiera tornerà così ad essere un luogo vivo e attrattivo dove, a partire dalla cultura, sia possibile valorizzare le potenzialità e le energie delle associazioni del territorio, aprendo nuove opportunità per le persone del quartiere e per tutta la città”.

“La combinazione tra impegno culturale e crescita sociale – ha dichiarato Michele Coppola, executive director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo – si rinnova in questa importante iniziativa che dimostra, ancora una volta, come la cultura sia motore di rigenerazione urbana e fattore determinate di sviluppo del Paese. In continuità con quanto realizzato negli anni dal Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo, la convinta partecipazione alla riqualificazione del Teatro Ringhiera è un’occasione per sottolineare la vicinanza della Banca alle persone, alle città e ai territori in cui opera”.

“Servizi, cultura, futuro. Sono questi – ha dichiarato l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno – gli obiettivi del progetto di riqualificazione del Centro di via Boifava e in particolare del nuovo Teatro Ringhiera, che Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo hanno sposato da subito, diventando così non solo partner fondamentali per la sua fattibilità, ma anche, e soprattutto, co-protagonisti della crescita culturale di questa città. Rifunzionalizzare gli spazi interni per allargare gli orizzonti esterni, creare spazi sicuri in cui le energie possano canalizzarsi in modo libero, aprire nuove possibilità di incontro in luoghi lontani dal centro: sono tutti obiettivi che questa amministrazione ha sempre perseguito, trovando sempre più spesso l’alleanza di privati lungimiranti, capaci di investire sul benessere della comunità”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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