(Teleborsa) – Dopo i confronti dei giorni scorsi, l’azione del Governo per contenere la diffusione della pandemia passa dalla teoria alla pratica. Ad aprire la giornata il vertice con gli enti locali, quindi alle 11,30 il Consiglio dei Ministri, durato poco più di un’ora, che ha dato il via libera al decreto legge con le nuove misure per il contrasto all’emergenza Covid. Da lunedì 15 marzo, come annunciato dal ministro della Salute Roberto Speranza, scompaiono le zone gialle che vengono portate in arancione. Più tempestivo l’ingresso in area rossa: tutte le Regioni che hanno incidenza settimanale” di Covid-19 “superiore a 250 casi su 100mila” verranno inserite nella fascia di massimo rischio.
Le nuove misure restrittive resteranno in vigore dal 15 marzo al 6 aprile. Per le festività pasquali, dal 3 al 5 aprile, le misure previste per la zona rossa si applicheranno su tutto il territorio nazionale. Sarà comunque possibile spostarsi all’interno della propria regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, massimo due persone.
Dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile (3, 4 e 5 sarà zona rossa nazionale), nelle Regioni arancioni “è consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno”, tra le 5 e le 22, “e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”. Nelle zone rosse spostamenti vietati, se non per comprovati motivi, dotati di autocertificazione.
Intanto, è ufficiale il cambio di colore del Lazio che passa dal giallo al rosso. “Anche la nostra Regione da lunedì sarà chiamata a rispettare giustamente le regole della zona rossa”. Lo sottolinea in un passaggio del suo discorso al centro vaccinale di Fiumicino il governatore del Lazio Nicola Zingaretti confermando così le indiscrezioni in queste ore sulla fascia di rischio assegnata al Lazio