(Teleborsa) – “Non ci sono le condizioni epidemiologiche per abbassare le misure di contrasto alla pandemia, siamo all’ultimo miglio e non possiamo abbassare la guardia”. Così il Ministro della Salute, Roberto Speranza che riferisce al Senato sulle nuove misure per il contrasto della pandemia da coronavirus. “Solo il comune lavoro di tutte le istituzioni può portarci a vincere la sfida che abbiamo davanti. Questo dibattito è importante e siamo in una situazione politica nuova. Ringrazio il Presidente Mattarella. Il Premier ha detto che l’unità non è un’opzione ma un dovere. Ho sempre auspicato un’unità nazionale contro l’emergenza. Non c’è strada diversa da unità”.
“Le polemiche – ha aggiunto – disorientano i cittadini sempre più stanchi per questa lunga crisi. Insieme all’unità e alla responsabilità è indispensabile dire sempre la verità ai cittadini. Riconfermo un messaggio di fiducia: argineremo il virus con la scienza e il personale sanitario. I ritardi di alcune forniture di vaccini non muteranno l’iter in corso e vediamo la luce in fondo al tunnel”.
Vietato abbassare la guardia, il messaggio ribadito dal Ministro della Salute è chiaro. Specie ora, con le varianti che spingono la diffusione del coronavirus.
Speranza rivendica il buon funzionamento dello schema adottato fin qui. “Differenziare le misure su base regionale ci consente di agire in modo proporzionale e ci ha permesso di non ricorrere ad altri lockdown generalizzati, mentre altri paesi UE ne hanno fatti due o tre. Ritengo sia utile anche alla luce delle varianti, favorire un nuovo confronto in un tavolo tecnico tra Iss e Ministero per delineare il quadro in cui siamo”.
“E’ fondamentale mantenere un approccio di grande prudenza. Con questo livello di incidenza di casi abbiamo 5 regioni con terapie intensive sopra la soglia critica e l’Rt medio è 0.99, secondo ultimo rilevamento. Quindi l’Rt si avvia con le misure attualmente in vigore a superare la soglia di 1″, ha sottolineato ancora il Ministro che ha anche aperto alla proposta di un portavoce per il Cts: “può essere considerata positivamente”.
“La presenza delle varianti condizionerà l’epidemia: la variante inglese è presente nel 17,8% dei casi e sarà presto prevalente e la sua maggiore diffusione rende indispensabile alzare il livello di guardia, ma fortunatamente non compromette efficacia dei vaccini. Le altre due varianti sono più insidiose per la ridotta efficacia dei vaccini. La loro diffusione è minore ma è necessario isolare i focolai”.
Terminato l’intervento a Palazzo Madama, il Ministro annuncerà gli stessi provvedimenti alla Camera alle 17.00. Si lavora, dunque, al nuovo provvedimento cercando un punto di caduta – piuttosto complicato – tra le diverse sensibilità presenti nella maxi maggioranza che sostiene Draghi. Vincolanti, ovviamente, andamento della pandemia e il parere degli esperti. Spetterà al Premier trovare la sintesi.