(Teleborsa) – Il mercato del lavoro americano dà chiari segnali di debolezza, segnalando che la Fed potrebbe prendere tempo per un ritiro delle misure di stimolo, dal momento che la variabile lavoro è uno degli elementi monitorati dal FOMC, il comitato di politica monetaria
Il Job Report, pubblicato dal l Bureau of Labour Statistics, ha indicato la crescita di soli 235 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), inferiori ai 750 mila attesi, dopo che a luglio erano state create 1 milione e 53 mia mila buste paga (dato rivisto da 943 mila).
Il dato sugli occupati è più osservato del tasso di disoccupazione, che nello stesso periodo è calato al 5,2% rispetto al 5,4% del mese precedente, in linea con il consensus.
Numeri peggiori delle aspettative anche considerando il solo settore privato, dove sono stati aggiunti appena 243 mila posti di lavoro, contro previsioni di aumento di 665 mila posti e rispetto ai 798 mila rivisti di luglio. Gli occupati del settore manifatturiero, invece, sono aumentati di 37 mila unità, al di sopra del consensus di 25 mila, contro i 52 mila del mese precedente.
Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 30,73 dollari, registrando un aumento dello 0,6% su mese e del 4,3% su anno dopo il +0,4% mensile e +4,1% tendenziale registrato a luglio. Anche le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche.