(Teleborsa) – L’obiettivo è la riapertura in presenza a settembre, ovviamente in sicurezza. Green pass non solo a professori e personale, ma anche agli studenti che possono farlo per riaprire la scuola a settembre e alternative per i non vaccinati. A chiederlo l’associazione dei presidi che ha incontrato il Ministro dell’Istruzione Bianchi che ha sottolineato: “Il mondo della scuola ha reagito con responsabilità alla campagna di vaccinazione, il Governo si è predisposto per tempo alla ripresa, stanziando in totale per la sicurezza più di 1,6 miliardi negli ultimi mesi. Ora siamo pronti per il Piano scuola che condivideremo con Regioni e autonomie locali in Conferenza Unificata” (il prossimo 29 luglio).
Oltre al personale scolastico, serve anche l’obbligo di vaccino per gli studenti che possono farlo. Ma bisogna anche valutare tutte le possibilità riguardo alle alternative per i non vaccinati. Se questi ultimi dovessero essere una percentuale significativa, una delle alternative potrebbe essere la Dad ma vorremmo capire come fare per evitare disparità di trattamento”. Questa la posizione di Antonello Giannelli, presidente dell”Associazione Nazionale Presidi, al centro dell’incontro con Bianchi.
La questione, ovviamente, accende anche il dibattito politico. “Occorre anche che tutto il corpo docente che ancora non si è vaccinato, lo faccia entro l’inizio dell’anno scolastico per ridurre al minimo il rischio di contagi e scongiurare l’ennesima chiusura degli istituti. Se non sarà garantita la soglia di sicurezza di personale immunizzato, è bene valutare l’ipotesi di introdurre l’obbligo vaccinale per questa categoria”. Lo scrive sui social il ,governatore della Liguria Giovanni Toti. “Basta Dad o distinzioni tra classi elementari, medie e superiori: non possiamo più permetterci – conclude – di negare anche a un solo ragazzo il suo diritto allo studio in presenza”.
“Il green pass per accedere agli istituti scolastici? Non scherziamo, piuttosto dobbiamo continuare a vaccinare gli anziani e le persone fragili”: aveva detto ieri il segretario della Lega, Matteo Salvini, in Umbria, a margine della sua presenza a sostegno del referendum sulla Giustizia. “Il vaccino salva la vita e questo è fuori discussione, ma dico no nell’obbligare i bimbi di 12-13 anni alla vaccinazione” ha ribadito il leader del Carroccio.
Sulla scuola “noi dobbiamo far di tutto per consentire le lezioni in presenza, la Dad si è sviluppata per troppo tempo”, dice l’ex Premier Giuseppe Conte, oggi alla guida del M5s.