(Teleborsa) – ha rielaborato il suo piano industriale proponendo un modello di business che passa dalla logica degli asset a quella dell’innovazione. Lo ha detto l’Amministratore delegato del Gruppo, Francesco Caio, spiegando che questo significa che c’è la “consapevolezza che assieme agli asset con cui azienda ha lavorato e continua a lavorare, va aggiunta un’attenzione alla ricerca ed al talent scout delle tecnologie, delle competenze e dell’innovazione”.
“Abbiamo nel business degli asset una presenza forte che questo nuovo ciclo degli investimenti rende importante, essenziale per la nostra crescita e per la nostra redditività”; ha sottolineato l’Ad, indicando che “gli asset restano importanti perché servono i bisogni immediati dei clienti”, ma “insieme a questi” occorre aggiungere “un portafoglio di tecnologie, di innovazione, di capacità di progettare” con i clienti un percorso verso la decarbonizzaizone.
“Quelle cose si fanno con una capacità di innovazione ed una capacità di tecnologia, cui Saipem non è nuova, ma che deve essere sviluppata in maniera sistematica”. Emerge – ha aggiunto – “una consapevolezza che il nuovo paradigma dell’energia e di innovazione dell’energia sono importanti” e che “transizione energetica chiama la tecnologia“, quindi l’aspirazione dell’azienda è “diventare ingegneri della transizione“.
Focus su PNRR per Alta velocità ferroviaria
Parlando del PNRR come di una importante opportunità per il Paese, Caio ha spiegato che le aspirazioni di Saipem riguardano perlopiù l’alta velocità su 26 miliardi di investimenti in gradi di captare le aspirazioni del Gruppo, il target è di andarne a cogliere circa 3 miliardi, mettendo le competenze a servizio del Paese.
L’Alta velocità è un campo in cui Saipem è attiva da tempo – ha ricordato il manager – ad esempio sulla Brescia-Verona, ma anche all’estero, in Libia dove sono state costruite strade e ferrovie.
“Ci candidiamo ad espandere il nostro ruolo, da soli o in partnership – ha detto Caio – perché vediamo un crescente avvicinarsi di quelle infrastrutture ai nostri mestieri. Oggi le infrastrutture non sono solo cemento e acciaio, ma anche sistemi controllo digitale, sistemi di controllo energetico e quindi pensiamo che nel nuovo ecosistema le infrastrutture sostenibili siano un aspetto importante”.
“Rientra in un riposizionamento strategico di medio periodo”, ha concluso Caio, aggiungendo “è chiaro che ci sono una serie di progetti che vogliamo incontrare sul PNRR e sull’Alta velocità, una serie di tratte in fase di riallocazione. Equi ce la giochiamo, è quello il settore su cui stiamo puntando”.
Opportunità nella robotica
L’Ad di Saipem ha parlato anche delle opportunità nella robotica, circa 60-80 milioni di progetti cui guarda con un certo interesse. Una attività condotta da una consociata che si sta pensando di mettere a frutto, applicando a campi diversi da quelli per cui è nata.
“E’ una stima di discussioni che stiamo avendo con alcuni operatori interessati a questa tecnologia”, ha spiegato Caio, aggiungendo che questo ha consentito di “ipotizzare nel piano che questa possa essere un’opportunità di crescita dei margini” in arco di piano.
La strategia duale
Caio ha chiarito anche cosa di intende per “strategia duale”, spiegando “da una parte continuiamo a servire grandi compagnie e clienti esistenti, dall’altra realizziamo impianti più piccoli per nuovi clienti”.
“La transizione energetica- ha sottolineato – è un cambio di paradigma, che oggi non è più dominio o terreno di grandi gruppi con grandi impianti, è una architettura distribuita, più agile, fatta di impianti più piccoli e di clienti che prima non c’erano (cementerie, acciaierie ecc). Occorre quindi servirli con tecnologie che prima non c’erano”.