(Teleborsa) – Valorizzare il patrimonio immobiliare di interesse storico di Gorizia. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato da Cassa Depositi e Prestiti e il Comune di Gorizia.
In accordo con il suo piano industriale 2019-2021, Cdp affiancherà il Comune di Gorizia in tutte le fasi che porteranno alla realizzazione di diversi progetti infrastrutturali, dalla programmazione all’esecuzione, passando anche per la progettazione e l’affidamento dei lavori. Nel dettaglio, – spiega Cdp in una nota – è prevista la ristrutturazione e l’adeguamento sismico di Palazzo Attems S. Croce, realizzato nel 1740 su disegno dell’architetto Nicolò Pacassi, che oggi ospita la sede del Comune. Lo stabile ha, infatti, bisogno di essere ristrutturato a partire dal tetto. Inoltre – sottolinea la nota – sarà necessaria la sostituzione dei vecchi serramenti e la riqualificazione di una sezione consistente della parte storica dell’edificio, oggi chiusa. Sarà riqualificato anche l’adiacente Parco Comunale, con la manutenzione degli alberi e interventi di arredo urbano con la creazione di una nuova area adibita alla socialità. Previsti, infine, interventi per la messa in sicurezza e ripristino dei locali del Centro Sociale Polivalente.
“L’accordo con Cassa Depositi e Prestiti è molto importante perché ci permette di avere un’assistenza tecno amministrativa estremamente qualificata – commenta il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna – con un’accelerazione dell’iter burocratico. Inoltre, ci aiuterà a individuare bandi per reperire i fondi per le opere. È il primo protocollo in regione del genere e ringrazio gli uffici finanziari e l’assessore competente per lavoro svolto”.
“L’accordo siglato – ha dichiarato Paolo Calcagnini, vicedirettore generale e chief business officer Cdp – testimonia il forte impegno di Cassa Depositi e Prestiti al fianco degli enti locali in veste di acceleratore nella realizzazione di opere pubbliche e volano dello sviluppo del territorio. Il protocollo d’intesa siglato con il Comune di Gorizia è per noi il primo sottoscritto nel Friuli-Venezia Giulia. Auspichiamo di poter replicare questo modello di collaborazione anche con altri enti della regione per essere sempre di più un interlocutore di riferimento nella crescita infrastrutturale del Paese”.