in

Ripresa, Gentiloni: si rafforzano venti contrari, ma niente panico

(Teleborsa) – “I venti contrari alla ripresa si stanno rafforzando” e le nuove misure di restrizione all’attività, prese in diversi paesi europei in risposta al nuovo aumento dei contagi da Covid “stanno già frenando l’attività economica e pesando sulle prospettive del prossimo anno”. Lo ha affermato il Commissario europeo all’economia, Paolo Gentiloni intervenendo al quinto forum biennale della BCE sulle regole di bilancio comunitarie e la governance economica.

“Tuttavia – aggiunto – il messaggio delle nostre previsioni economiche autunnali e che non ci attendiamo delle ricadute altrettanto gravi di quelle dei lockdown dello scorso anno”. Gentiloni ha citato le strozzature nelle catene di forniture globali il forte aumento dell’inflazione. Ma soprattutto la ripresa dei contagi (che si sta osservando in Europa a dispetto di livelli di vaccinazioni da record). E la crescente incertezza sulla variante omicron. “Questi sono motivi di preoccupazioni ma non di panico”, ha detto.

Nell’area euro “resta cruciale il sostegno pubblico, a salvaguardia della crescita economica, ed evitare le conseguenze negative di un ritiro prematuro” delle misure. “Progressivamente – ha aggiunto l’eurocommissario – le misure dovrebbero diventare più mirate, per aiutare imprese e lavoratori nella transizione verso il mondo post Covid”.

“La commissione europea presenterà i suoi orientamenti sui possibili cambiamenti alle regole di governance economica Ue il prossimo anno, con l’obiettivo di raggiungere un’ampia base di consenso in tempo per il 2023″. Bruxelles ha riavviato da alcuni mesi la discussione sulla riforma del Patto di Stabilità e di crescita. Gentiloni ha ricordato che dal 2023 non ci sarà più la clausola generale di sospensione del Patto parlando della necessità di sostenere gli investimenti ma anche di ridurre il debito e del fatto che “la capacita’ di assicurare stimoli di bilancio nelle fasi negative dell’economia richiede la costruzione di margini durante le fasi di espansione”, ha detto.

Inoltre, “serve uno strumento di stabilizzazione di bilancio europeo di lungo termine, qualcosa che la commissione ha già proposto in passato. Per ora il Recovery fund aiuta anche in un ruolo di stabilizzazione, ma non è nel suo Dna. E uno strumento straordinario che si concluderà nel 2026″.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

TIM, Giorgetti: priorità occupazione, tecnologia e protezione rete

Wall Street rialza la testa, focus rimane su Omicron