(Teleborsa) – Draghi mette il turbo sulla riforma della Giustizia con l’obiettivo di approvare il testo alla Camera, anche con la fiducia, prima della pausa estiva. Ieri, giro di telefonate con Enrico Letta e Matteo Salvini, ma non è mistero il “grosso” della partita si gioca con i Cinquestelle e l’ex Premier Conte che, sul tema, ha più volte promesso battaglia.
Si punta, comunque, a trovare una sintesi entro oggi, con un nuovo passaggio della riforma in CdM, prima che Marta Cartabia presenti le sue proposte in Commissione, passaggio attesi ieri ma slittato, appunto, in attesa di trovare il punto di caduta finale sugli emendamenti che riguardano il processo penale.
A quanto si apprende da qualificate fonti di Governo, i ministri M5s,sono ancora impegnati nella discussione con Conte sulla proposta di mediazione giunta questa mattina, e sono dunque assenti in CdM ma non avrebbero ad ora chiesto sospensioni della riunione, che è iniziata – “anche per una questione di cortesia istituzionale” – con la discussione sugli altri temi ma potrebbe trattare anche quello della riforma della giustizia.
“Stiamo lavorando come Lega affinchè passi questa riforma in Parlamento. Abbiamo chiesto di aggiungere i reati di violenza sessuale e traffico di droga tra quelli su cui andare fino in fondo. Se verranno accolte dal governo le proposte della Lega che oltre ai reati di mafia anche i reati di violenza sessuale e spaccio di droga non possano decadere noi siamo contenti. Sto facendo opera di mediazione tra governo, partiti, ministro e quindi vediamo di chiuderla entro oggi”, dice il leader della Lega Matteo Salvini ad un gazebo a Roma per la raccolta firma per i referendum sulla giustizia. “Per la Lega la partita è chiusa”, aggiunge
Intanto, il plenum del Csm, a maggioranza, ha approvato il parere sulla riforma.