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Riapertura, via libera al nuovo decreto Covid: coprifuoco alle 23 dalla prossima settimana

(Teleborsa) – Il governo ha approvato la nuova roadmap emersa dalla cabina di regia per le riaperture. Il Consiglio dei Ministri ha infatti dato il via libera all’unanimità al nuovo decreto Covid recante misure urgenti relative all’emergenza epidemiologica da Covid-19. A partire dal 18 maggio il coprifuoco sarà spostato in avanti di un’ora alle ore 23 fino al 7 giugno quando si arriverà alle 24. L’abolizione completa della misura è invece prevista a partire dal 21 giugno.

Dal prossimo weekend, quindi da sabato 22 maggio, via libera all’apertura degli esercizi commerciali all’interno di mercati e centri commerciali, gallerie e parchi commerciali nelle giornate festive e prefestive. Da sabato ok alla riapertura degli impianti di risalita in montagna mentre torneranno ad aprire anche le palestre da lunedì 24 maggio. Per le piscine al chiuso si dovrà attendere il 1 luglio. Secondo lo stesso cronoprogramma l’apertura dei parchi tematici viene anticipata invece al 15 giugno.

Confermata la data del 1 giugno per l’apertura di ristoranti e bar a pranzo e a cena anche al chiuso. I matrimoni potranno ripartire dal 15 giugno, ma con il “green pass”, e cioè certificazione di vaccinazione o tampone, per i partecipanti. La presenza di pubblico sarà autorizzata per tutti gli eventi e competizioni sportive dal 1 giugno all’aperto e dal 1 luglio al chiuso nei limiti già fissati (capienza non superiore al 25% di quella massima e comunque non superiore a 1000 persone all’aperto e 500 al chiuso), e non più limitatamente alle competizioni di interesse nazionale.

Da luglio torneranno possibili le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò. Dal primo luglio riprenderanno in presenza anche i corsi di formazione, pubblici e privati. Nessuna indicazione invece per quel che riguarda le attività in sale da ballo, discoteche e simili, all’aperto o al chiuso, che restano sospese.

Novità anche per quel che riguarda i parametri delle zone rosse, arancioni e gialle: la guida non sarà più l’Rt ma l’incidenza e un altro forte fattore è il tasso di ospedalizzazione, sia in terapia intensiva che in area medica. Semplificazione dei criteri, che passano da 21 a 12.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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