(Teleborsa) – “Nell’impostazione della Legge di bilancio, si è ipotizzato di utilizzare tutti i fondi messi a disposizione per l’Italia, stimati nel complesso pari a circa 209 miliardi “e, in particolare, di usufruire di 121,2 miliardi di fondi per misure aggiuntive nonchè di utilizzare la rimanente parte di 87,5 miliardi come prestiti “sostitutivi”, ovvero per finanziare misure già presenti nella legislazione vigente”.
E’ quanto si legge nel Focus curato da Maria Cristina Mercuri e Gianluigi Nocella, “La legge di bilancio per il 2021: un’analisi del testo definitivo” pubblicato dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio. Nel passaggio dedicato al complesso dei fondi del Next Generation UE viene chiarito che “il totale delle misure aggiuntive è composto da sovvenzioni per 81,1 miliardi e da prestiti aggiuntivi per 40,1 miliardi. Le sovvenzioni sono a loro volta suddivise tra quelle derivanti dal Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery and resilience facility, RRF) per 65,4 miliardi, dal programma ReactEU per 13,7 miliardi e da altri programmi per 2 miliardi”.
La manovra – rileva ancora lo studio – “comporta un peggioramento del disavanzo delle Amministrazione pubbliche rispetto al tendenziale nel biennio 2021-22 rispettivamente di 1,4 e di 0,6 punti percentuali di PIL (pari in valore assoluto a 24,5 e 11,8 miliardi) e un miglioramento nel 2023 di 0,2 punti percentuali di PIL (pari in valore assoluto a 3,6 miliardi)”.