(Teleborsa) – Le risorse del Next Generation EU faranno moltiplicare i progetti per la digitalizzazione, ma “sarà fondamentale la velocità di esecuzione ed evitare nuovi casi di perdite di tempo, sperpero di fondi pubblici e scarsa trasparenza“. L’avvertimento arriva dal numero uno di , Luigi Gubitosi, in occasione di un webinar sulla digitalizzazione.
A questo riguardo e in ottica di assunzione di una maggiore responsabilità, Gubitosi propone che il sistema di gare preveda un “meccanismo di salvaguardia”, in base ai quale “le imprese aggiudicatarie dei progetti siano chiamate a rispondere dei loro risultati, facendosi carico in solido delle conseguenze di eventuali inadempienze”.
“Consideriamo il nostro approccio aperto e propositivo e per questo qualche mese fa abbiamo pubblicato un’offerta di co-investimento da parte di FibeCop, approccio che pensiamo possa essere ancora più efficace se applicato ai progetti del Recovery fund”, ha sottolineato l’Ad di TIM.
Il manager ha ricordato che esiste “un circolo virtuoso tra domanda e offerta e per lo sviluppo del comparto digitale” e che che la nuova domanda comporterà una accelerazione delle infrastrutture e delle reti digitali e queste a loro volta genereranno nuova domanda.
“TIM negli ultimi mesi ha impresso una accelerazione senza precedenti, basti pensare che abbiamo coperto 3250 comuni e 5 milioni di famiglie nelle aree bianche, altrimenti abbandonate dai progetti precedenti, ed intendiamo accelerare ulteriormente”, ha spiegato Gubitosi, aggiungendo che il Gruppo “intende essere la locomotiva dell’innovazione digitale del paese”.
“Dal gestire la prima rete del paese derivano economie di scala e questo è un aspetto molto importante”, ha aggiunto l’Ad, sottolineando che la capillarità della rete consente all’azienda di avere costi inferiori a quelli di altri operatori.