(Teleborsa) – “Abbiamo un obiettivo che è la stagione turistica 2021″. Lo ha detto, durante l’audizione alla Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati sulle linee programmatiche del ministero, il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, indicando questo come uno dei punti principali del proprio impegno.
“Il primo tema – ha aggiunto il ministro – è la sicurezza, siamo ancora in un periodo difficile. Esistono già ora protocolli che rendono possibile fare turismo in Italia, è un messaggio di fiducia che possiamo dare. Il secondo punto è che per forza di cose dopo Pasqua le cose andranno migliorando, vogliamo usare questo periodo per affinare i protocolli. Con i ministeri dei Trasporti e della Salute ci stiamo confrontando anche sui temi della mobilità per i turisti. Abbiamo avuto incontri a livello europeo sul tema del Green Pass, la discussione procede ed è seguita direttamente dalla Presidenza del Consiglio, e pensiamo che avremo degli sviluppi nel corso del mese”. Servono “diversi livelli d’intervento” per risolvere l’emergenza del settore turistico, “molto molto colpito dalla crisi”.
In generale – ha spiegato il Ministro – non si vogliono fare promesse vane, ma dichiarare le cose quando sono realmente fatte. Per prima cosa abbiamo cercato di capire la situazione attuale e abbiamo trovato tante risorse che devono ancora essere distribuite, per diversi motivi. Il nostro obiettivo è distribuirle il più velocemente ed equamente possibile. Oltre a queste risorse ci sono altre risorse come i fondi europei a bilancio, che sono fondi regionali, ma con le regioni volgiamo aprire un tavolo per rendere questa spesa il più efficace possibile”.
“L’obiettivo generale – prosegue Garavaglia – è di rafforzare la capacità produttiva dell’industria del turismo italiano, che sarà la prima a ripartire quando sarà possibile. Il nostro obiettivo ora è tenere in vita questa industria in attesa della ripartenza con interventi finanziari a debito e garanzia dell’accesso al credito. Secondo obiettivo è riqualificare l’offerta, ampliandola e portandola verso l’ottenimento del miglior valore aggiunto possibile e infine vogliamo agire in una maniera coordinata su tutti i settori del turismo. Ci interessa ragionare anche in orizzontale sulle diverse tipologie di turismi e sulle loro funzioni: ricettività, mobilità, servizi alla persona. Vogliamo ragionare in un’ottica d’insieme”.
Per il Ministro è necessario “rafforzare la promozione del brand Italia. Non basta dire che siamo il Paese piu’ bello del mondo, ma bisogna fare che poi la gente poi venga in Italia”. “Per esempio – ha detto – dobbiamo iniziare a lavorare adesso per le Olimpiadi del 2026, con una serie di eventi che già da quest’anno coinvolgeranno tutti i comuni del sistema Paese, stesso dicasi per il Giubileo del 2025″.
Il Ministro poi ha sottolineato la necessità di una “rivoluzione digitale. Qui abbiamo un’opportunità enorme – ha detto – il turismo in digitale vale già il 50% del totale, occorre valorizzare la filiera e quello che vogliamo fare è realizzare un ecosistema digitale che diventi soggetto aggregatore di quello che ci sarà a tutti i livelli. Il ministero si offre di essere il soggetto che aggrega tutti i portali e tutte le risorse digitali esistenti per il turismo”.
Altro aspetto programmatico del nuovo ministero del Turismo è quello di superare la frammentazione. “L’istituzione del dicastero – ha aggiunto il Ministro – ha superato la frammentazione orizzontale delle competenze su diversi ministeri con un unico snodo di coordinamento. L’altra frammentazione l’abbiamo in verticale, nel rapporto con le regioni. Ci siamo sentiti con la Conferenza delle regioni e con i presidenti dei Consigli regionali e ci siamo trovati d’accordo sui punti chiave: come detto, il digitale e la promozione unitaria del brand Italia. Il fatto he ci sia da subito una collaborazione con il sistema regionale ci permette di superare una storica frammentazione”.