(Teleborsa) – E’ atterrato a Fiumicino intorno alle 16:20 l’aereo dell’Aeronautica Militare con 85 collaboratori afghani a bordo proveniente dal Kuwait – dopo il trasferimento da Kabul. Nello scalo romano sarà avviata la fase di accoglienza e di controllo sanitario dei passeggeri all’interno del Terminal 5, l’aerostazione decentrata rispetto agli altri terminal. Presenti, fra gli altri, funzionari della Farnesina, del personale del ministero della Difesa e militari dell’Esercito. Intanto, altri 2 velivoli C130J sono decollati dal Kuwait alla volta di Kabul per imbarcare altre 103 persone che verranno poi trasportate in Italia con un KC 767 Dell’Aeronautica Militare. Lo fa sapere il Ministero della Difesa.
Fonti dei Talebani e dell’ex presidente Hamid Karzai citate dalla televisione Tolo hanno fatto sapere che le due parti stanno lavorando per la formazione di un “governo inclusivo” in Afghanistan. L’annuncio fa seguito alla notizia che oggi l’ex presidente ha incontrato a Kabul Anas Haqqani, uno dei leader della Rete Haqqani, una forza militare jihadista che fa parte dei Talebani. Secondo alcune indiscrezioni, lunedì lo stesso Karzai e Abdullah Abdullah, ex inviato governativo per la riconciliazione, hanno incontrato anche un altro esponente dei Talebani, Amir Khan Motaqi.
Sotto il dominio dei talebani l’Afghanistan non sarà una democrazia ma seguirà la legge della Sharia. Lo ha dichiarato in un’intervista a Reuters, un alto funzionario talebano, Waheedullah Hashimi. “Non ci sarà affatto un sistema democratico perché non ha alcuna base nel nostro Paese”, ha spiegato Hashimi, “non discuteremo quale tipo di sistema politico dovremo applicare in Afghanistan perché è chiaro. E’ la legge della Sharia e basta”.
Centinaia, se non migliaia” di persone protestano a Jalalabad, in Afghanistan, dove ci sono scontri con almeno due morti (ma altri riferiscono oltre 30) e 12 feriti, contro l’abolizione della bandiera nazionale afghana, sostituita ovunque dai talebani vittoriosi con la loro. Lo scrive Al Jazeera.