(Teleborsa) – È necessario che i ministri rispettino “le scadenze e il programmato e approfondito esame delle riforme e delle iniziative legislative delle singole amministrazioni”. Questo il monito contenuto nella lettera inviata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli a ciascun ministro. Una vera e propria roadmap con il quadro delle riforme da adottare in relazione al Piano nazionale di ripresa e resilienza, divise per ministero e con l’indicazione per ciascuna della scadenza prevista dal Pnrr.
Delle 63 riforme legate al Pnrr italiano, 23 sono da approvare o attuare entro l’anno. Tra queste figurano, tuttavia, anche quelle della Pa, della giustizia e delle semplificazioni già varate. Si va dalla rete ferroviaria e la sicurezza dei ponti al Cloud, dalle residenze per universitari alla riforma delle classi di laurea, dal biometano pulito alla concorrenza, da una relazione sulla lotta all’evasione fiscale “anche attraverso incentivi mirati per i consumatori”, fino alla Garanzia di occupabilità dei lavoratori (Gol), uno strumento per i disoccupati. Entro il 2024 l’agenda tracciata da Palazzo Chigi impone una stretta all’evasione. Secondo la roadmap la “propensione all’evasione” di tutte le imposte (tranne accise e Imu) nel 2024 “deve essere inferiore” del 15% rispetto al 2019. Contro l’evasione si prevedono “incentivi mirati ai consumatori” e una spinta al digitale per portare a 2,3 milioni le dichiarazioni Iva precompilate entro giugno 2023 e a un +40% le “lettere di conformità” entro il 2024 (+30% di gettito). Previste, inoltre, “sanzioni amministrative effettive” contro gli esercenti che rifiutino pagamenti col Pos. Si punta a ridurre a 30 giorni (60 per la sanità) i tempi di pagamento della Pa entro fine del 2023.
Particolarmente oneroso appare il carico di lavoro previsto per il ministero della Transizione ecologica che ha in agenda due missioni
(Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo e Rivoluzione verde e transizione ecologica) con dodici riforme, ciascuna con la propria scadenza compresa tra il 31 dicembre 2021 e il 31 marzo 2024. Gli interventi previsti dal Pnrr vanno da Turismo e Cultura 4.0 ad Agricoltura sostenibile ed Economia Circolare, da Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile a Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici alla Tutela del territorio e della risorsa idrica. La prima scadenza è in programma è il 31 dicembre prossimo per l’adozione di programmi nazionali di controllo dell’inquinamento atmosferico con la disposizione di uno o più atti normativi che indichino l’entrata in vigore della riforma. Stessa scadenza per l’entrata in vigore di un decreto legislativo per promuovere l’uso del biometano nei trasporti, nell’industria e nel settore residenziale e di un decreto attuativo che definisca condizioni e criteri d’uso, nonché il nuovo sistema di incentivi. Il 30 giugno 2022 è la data per l’entrata in vigore del decreto ministeriale per l’adozione della strategia nazionale per l’economia circolare (che comprende tra l’altro, un nuovo sistema di tracciabilità digitale dei rifiuti, incentivi fiscali a sostegno delle attività di riciclaggio e dell’utilizzo di materie prime secondarie, una revisione del sistema di tassazione ambientale), di un decreto sul programma nazionale per la gestione dei rifiuti e per l’approvazione dell’accordo di un piano di supporto tecnico alle autorità locali. Sempre entro fine anno è in agenda l’entrata in vigore della legge con misure fiscali volte a promuovere la competitività dell’idrogeno verde nei trasporti, per la disposizione di atti normativi che indichino l’entrata in vigore della riforma su semplificazione e accelerazione delle procedure per la realizzazione di interventi per l’efficientamento energetico. Nel primo semestre del 2022 è attesa l’entrata in vigore della semplificazione del quadro giuridico per una migliore gestione dei rischi idrologici e la disposizione di uno o più atti normativi per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati. Entro il 31 dicembre 2022 è prevista l’entrata in vigore di un decreto che stabilisca i criteri sociali e ambientali negli appalti pubblici per eventi culturali (mostre, festival, eventi culturali e musicali) finanziati con fondi pubblici. Il 31 marzo 2023 è in agenda l’entrata in vigore delle misure legislative necessarie a promuovere l’idrogeno come fonte di energia rinnovabile. Entro il 31 marzo 2024 è, infine, prevista l’entrata in vigore di un quadro giuridico per la semplificazione delle procedure di autorizzazione a costruire strutture per le energie rinnovabili onshore e offshore.
“La predisposizione di un’ordinata agenda di governo – si legge nella mail inviata da Garofoli ai ministri – oltre a rispondere a puntuali prescrizioni normative, è coerente con l’esigenza di organizzare al meglio la spesso complessa attività istruttoria. Un’esigenza ancor più forte in considerazione degli impegni assunti nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) del quale costituiscono una componente centrale le riforme anche settoriali”. Il rispetto delle scadenze e “il programmato e approfondito esame delle riforme – sottolinea Garofoli – è quanto impone un rinnovato approccio al modo stesso di intendere il processo di produzione normativa, quale fattore di impulso alle politiche di sviluppo”.