(Teleborsa) – Il pre-finanziamento del Recovery Fund del 13 per cento del PNRR dovrebbe arrivare entro la fine di luglio. Lo ha detto oggi il commissario europeo per gli affari economici e monetari Paolo Gentiloni, nell’anteprima del Festival dell’Economia di Trento.
“Nelle prossime settimane si può andare sui mercati e sono molto ottimista della risposta che avremo. Abbiamo un precedente, Sure di sostegno agli schemi tipo cassa integrazione, dove abbiamo raccolto quasi 100 miliardi con dei livelli di domanda di 15-16 volte superiore all’offerta. Avremo anche la novità che il 30% di questi euro bond che andremo a raccogliere per Next Generation Ue saranno green bond. (…) In sintesi io penso che nelle prossime settimane andremo sui mercati, che l’accoglienza sarà credo molto favorevole e che quindi che il famoso il pre-finanziamento del 13% sarà possibile prima della pausa estiva, quindi entro fine luglio. Almeno per i piani che sono arrivati entro la fine di aprile, cioè quella dozzina di piani tra cui quello italiano”, ha detto.
“Certamente – ha proseguito l’Eurocommissario – è stato un percorso lungo perchè la Commissione aveva fatto la proposta del Next Generation Eu il 27 maggio dello scorso anno, se pensiamo che l’ultima ratifica nazionale e’ arrivata il 29 maggio, c’è stato bisogno di un anno. La proposta della Commissione fu approvata dal Consiglio europeo prima di Natale, quindi sei o sette mesi dopo essere stata formulata, però questa è l’architettura che abbiamo nell’UE. Dobbiamo farcene una ragione, certamente dobbiamo tendere al massimo la capacità di decisione di questa struttura istituzione e penso che lo abbiamo fatto”.
Quanto all’Italia, per poter raggiungere gli obiettivi del Recovery Plan, dovrà affrontare una “sfida ambiziosa” sul fronte delle riforme. “Dobbiamo considerare il fatto che tra le tante cose senza precedenti c’è anche la novità che alcuni tra i massimi responsabili della Commissione europea dovranno firmare erogazioni per centinaia di miliardi di euro rispetto a progetti che non sono direttamente in grado di controllare loro. E vogliono anche evitare di essere accusati di prendere queste decisioni sulla base di una discrezionalità politica. Per questo viene data tutta questa attenzione agli obiettivi e ai tempi”, ha ricordato Gentiloni.
Nella verifica di questi obiettivi, però, verrà adottato un “criterio di ponderazione: non è che un obiettivo non viene raggiunto per tre giorni e crolla tutto l’impianto”. Però “con il non raggiungimento a livelli particolarmente elevati c’è la concreta possibilità che queste ulteriori erogazioni non arrivino”. E’ quindi “molto importante immedesimarsi in questa nuova realtà, completamente diversa dai fondi europei tradizionali, che sono lì e hanno spesso un cofinanziamento nazionale: se sei efficiente li utilizzi, se non lo sei non li utilizzi”. In questo quadro, si tratta di una “sfida per l’Italia, che non a caso ha cominciato con alcuni decreti sulle procedure, è una sfida molto importante. Se pensiamo che da qui all’estate bisogna parlare di riforma della giustizia, riforma del fisco e legge sulla concorrenza, solo queste tre questioni sono piuttosto ambiziose”.