(Teleborsa) – “E’ fondamentale attuare tutti i gli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e aiutare le città a migliorare la propria qualità della vita, i servizi pubblici, la qualità dell’aria. La sfida che abbiamo davanti è quella di utilizzare a pieno le risorse del Piano nazionale. Tra pochi giorni la Commissione europea ci verserà i primi 25 miliardi”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Daniele Franco, intervenuto all’evento “Quale città” organizzato dal senatore Luciano D’Alfonso.
“Dei fondi assegnati un paio di settimane fa nelle riunioni del Consiglio europeo, metà circa viene come prima tranche assegnata all’Italia e questo è un segnale di grande solidarietà europea per un paese che ha avuto problemi di stagnazione ed è stato pesantemente colpito dalla pandemia, quindi la sfida è usare i fondi”, ha aggiunto Franco sottolineando che “il finanziamento dei progetti è subordinato a obiettivi quantitativi e a tempi predeterminati e questo deve indurci ad accelerare il modo in cui gestiamo i progetti”.
“Il piano – ha proseguito – si associa ad un insieme di riforme della Pubblica amministrazione, la giustizia, la semplificazione. Quindi grandi dimensioni, tempi auspicabilmente molto rapidi e tutto questo dipende dalla capacità di realizzare tutto questo e in particolare i progetti di investimento. Il fatto di avere il piano e di avere i fondi non deve darci niente per scontato. Bisogna lavorare, lavorare, lavorare”, ha detto.
Capitolo crescita. “Il nostro è un Paese che da tanti anni cresce poco da circa 25 anni meno di altri paesi con cui commerciamo. Siamo sotto di 10 punti rispetto alla media europea. Dietro il PIL ci sono redditi, occupazione, famiglie imprese. Quando la pandemia è arrivata il Pil era 4 punti inferiore al 2007. Lo scorso anno abbiamo perso circa 9 punti. L’economia si sta riprendendo e contiamo di crescere almeno il 5% quest’anno. Vedremo se riusciremo a fare di più ma l’obiettivo più difficile è tornare a crescere stabilmente di più, terminata la sfida della pandemia. Questa è la vera sfida economica”.