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PNRR, Fitch: “Direzione debito dipenderà da crescita”

(Teleborsa) – “Una ripresa economica sostenuta sarà fondamentale per stabilizzare e abbassare il rapporto debito/PIL. E il raggiungimento degli obiettivi di crescita, come indicato Documento di Economia e Finanza e nel Pnrr, “dipenderà dalla capacità delle istituzioni italiane di impiegare efficacemente i fondi del Next Generation EU e dalla capacità del governo di realizzare riforme economiche mirate“. È quanto afferma l’agenzia di rating Fitch in un report sul Piano di ripresa e resilienza italiano.

Senza un cambio di passo, secondo l’analisi di Fitch, la spinta degli investimenti, potrebbe essere “ritardata o non verificarsi completamente”. Nel programma di stabilità contenuto nel nuovo Def – si legge nel rapporto – è prevista una crescita del 4,5% quest’anno e del 4,8% il prossimo, vicino alle ultime stime di Fitch (4,3% per entrambi gli anni), e uno spostamento verso una posizione di bilancio più espansiva. Il Def prevede, infatti, un aumento significativo del deficit programmatico, e in contrasto con la precedente intenzione di un deficit strutturale invariato nel 2021, il programma di stabilità implica un ulteriore stimolo di bilancio, fissato al 4,5% del PIL dal 3% del 2020.

Gli sforzi riformatori dei precedenti governi – sottolinea l’agenzia – si sono bloccati a causa dell’impopolarità delle misure. Il governo ha una larga maggioranza in entrambi i rami del Parlamento ma, evidenzia Fitch, trova supporto da partiti diversi ideologicamente, circostanza che potrebbe complicare il percorso delle riforme. Il Recovery da 248 miliardi di euro “prevede programmi di investimenti associati ad un piano di riforme con uno specifico scadenzamento e i pagamenti del NGEU saranno condizionati al raggiungimento di obiettivi. Contestualmente all’intensificazione del dibattito parlamentare nei prossimi mesi – afferma l’agenzia – saremo più in grado di giudicare le prospettive dell’agenda di riforme”. In tale scenario Fitch evidenzia come l’uso efficiente dei fondi europei e l’implementazione di riforme strutturali che sosterranno una ripresa più sostenuta, potranno avere un effetto positivo sui rating dell’Italia”. Al contrario, un insuccesso nel realizzare una strategia di crescita credibile, che dia fiducia sulla traiettoria discendente del debito nel tempo, potrebbe essere “credit negative” portando a un peggioramento del merito di credito che resta a BBB-, ultimo gradino prima del livello speculativo, con prospettive stabili. Anche perché, conclude Fitch, gli acquisti della Banca Centrale Europea “hanno finora consentito all’Italia di beneficiare di tassi di interesse bassi” quindi “in assenza di avanzi primari una sostenuta ripresa economica sarà la chiave per stabilizzare e ridurre il debito pubblico”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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