(Teleborsa) – Il ministro della Transizione digitale, Vittorio Colao, ha espresso fiducia sulla realizzazione dei progetti inclusi nel PNRR. “Noi siamo convinti che, se riusciamo a fare tutto, avremo un incremento del PIL del 3,6%, che è un incremento molto significativo in un Paese con una demografia come l’Italia”. “Abbiamo avuto il via libera dalla Commissione, abbiamo 192 miliardi di fondo europeo che devono essere spesi tra il 2021 e il 2026, un elemento molto importante, per modernizzare il Paese – ha spiegato Colao nel suo intervento al Centro Einaudi –. Ci sono poi altri 30 miliardi di fondi italiani, quindi il totale è quasi l’11% del PIL. È un investimento massiccio, ci sono 525 obiettivi da raggiungere, 190 misure, 58 riforme e 132 investimenti. La prima riflessione è quindi lo sforzo di implementazione di questo piano, che ha due componenti: è enorme e unico”.
“L’obiettivo è di lavorare sulle infrastrutture, sui servizi, sulle competenze e sull’innovazione digitale a 360 gradi. È un piano molto importante e per la prima volta stiamo cercando di orchestrare tutti e quattro le dimensioni”, ha aggiunto il ministro sottolineando che in questa fase è più importante puntare alla transizioni digitale. “Il digitale porta chiarezza, semplificazione e rapidità. Ma è particolarmente difficile da applicare in un Paese come il nostro sovra-normato e complicato, perché obbliga a prendere posizioni chiarificatrici. Ci sono enti, comuni e regioni che hanno fatto molto e bene, altri invece lo vivono come un fardello”, ha dichiarato Colao.
Il ministro ha individuato alcune delle ambizioni su cui sta puntando: “La prima è quella di creare una struttura non solo di innovazione ma anche di sperimentazione digitale. È molto importante valorizzare esperienze virtuose che ci sono sul territorio, è molto importante avere delle strategie vere per esempio sull’intelligenza artificiale. Altro tema sono le infrastrutture. “Abbiamo un piano per la banda ultralarga sul 100% del territorio. Qualcuno dice che non ci arriveremo mai, ma se non ci si dà l’obiettivo del 100% non raggiungeremo il 90%”.
.