(Teleborsa) – “Confindustria ha sentito la necessità di proporre un Patto per l’Italia o come ha preferito chiamarlo il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, una prospettiva economica condivisa perchè questo è il tempo opportuno per migliorare, con il contributo di tutti, il nostro paese attraverso quelle riforme che possono accompagnare le transizioni che stiamo affrontando e creare le condizioni per un futuro migliore“.
Lo ha sottolineato il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi in un messaggio alla scuola di Anna Chirico. “Abbiamo una duplice responsabilità nel gestire le risorse assegnate al nostro Paese – ha detto – perchè si dovrà dare conto non solo ai cittadini italiani ma all’intera Unione europea. Molte le sfide che ci attendono e noi non faremo mancare il nostro contributo”.
“Al momento la nostra preoccupazione è assicurarci che i soldi del Piano” di Ripresa e resilienza siano spesi “nel miglior modo possibile, nei tempi previsti e che si vada avanti sulle riforme”, ha proseguito il numero uno degli industriali.
“Se vogliamo dare all’Italia una possibilità come è stato nel Dopoguerra occorre risolvere le questioni cruciali e affrontare i nodi che bloccano l’Italia da molti troppi anni” e per questo “occorre andare avanti subito sulle riforme che servono al Paese”, ha aggiunto Bonomi. Altra priorità il rispetto “dei cronoprogrammi” con “l’attenzione sui profili attuativi che sembra al momento orientata prevalentemente sui profili di controllo e rendicontazione e molto meno su quello di definizione e attuazione concreta dei progetti”. Dall’altro lato, ha rimarcato Bonomi, “occorre considerare che i ritardi potrebbero avere effetti negativi a cascata”.
“La buona riuscita del Piano – ha detto – dipenderà dalla capacità del Governo di rispettare le 528 condizioni concordate con l’Europa per accedere alle risorse europee, i cosiddetti traguardi e obiettivi”. Per Bonomi un contributo importante nella accelerazione potrà venire “dalla entrata in funzione del tavolo permanente per il partenariato territoriale, economico e sociale presso la Presidenza del Consiglio che auspichiamo avvenga il prima possibile”.