(Teleborsa) – chiude il 2020 con risultati in linea con i target. “Le efficienze e le azioni di contenimento costi hanno limitato l’impatto dello scenario esterno”, sottolinea il Gruppo nella nota dei conti.
L’esercizio evidenzia un utile per 42,7 milioni nonostante l’effetto Covid che si confronta con i 457,7 milioni registrati nel 2019.
I ricavi ammontano a 4,302 miliardi, pari a una variazione organica del -14,1% (-19,2% includendo l’effetto cambi) per il calo della domanda, in particolare nel primo semestre.
L’ebit adjusted è pari a 501,2 milioni (917,3 milioni nel 2019).
Outlook. Per il 2021 Pirelli prevede ricavi a circa 4,7-4,8 miliardi (4,3 miliardi nel 2020), sostenuti dalla sovraperformance del segmento “Car maggiore/uguale i 18 pollici” e dal miglioramento del price/mix. Il margine ebit adjusted è atteso compreso fra superiore il 14% e circa il 15% con il price/mix che compenserà l’incremento del costo delle materie.
Confermati i benefici netti previsti dal piano di competitività presentato a febbraio 2020 che andranno largamente a compensare i costi legati ad alcune attività che erano state sospese nel 2020 come previsto dal Piano Azioni Covid.
Il flusso di cassa netto ante dividendi è stimato tra circa 300 e circa 340 milioni (207,6 milioni nel 2020 escluso l’impatto del bond convertibile) dopo investimenti pari a circa il 7% delle vendite.
Nel 2021 il mercato car tyre globale è atteso in crescita “high-single-digit” – spiega Pirelli – e il Car maggiore/uguale i 18 pollici si conferma il segmento a maggior crescita con un incremento nel 2021 previsto a livelli “double digit” grazie a una ripresa della domanda su entrambi i canali, primo equipaggiamento e ricambi, che ritorneranno ai livelli del 2019.
In tale contesto Pirelli punta a: rafforzare la leadership sull’High Value; rinnovare la propria gamma prodotti destinati al canale ricambi; rafforzare ulteriormente il suo posizionamento in Cina, facendo leva anche sul canale on-line; proseguire l’implementazione del piano di efficienze Cost Competitiveness, presentato al mercato il 19 febbraio 2020; investire per digitalizzazione, miglioramento del mix e della qualità.
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