(Teleborsa) – E’ possibile una crescita del PIL oltre il 6% quest’anno. Lo ha detto Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo economico, intervistato da Bruno Vespa all’evento Forum in Masseria. “Siamo in una fase di contenimento della pandemia, incrociamo le dita – ha affermato – ma ci sono due incognite: una è la domanda dei consumi e l’altra è la dinamica dell’industria manifatturiera che è soggetta ai colli di bottiglia, e questa è una grandissima incognita che non riguarda solo l’Italia ma tutto il mondo occidentale. Se andasse tutto bene si può anche fare..”.
Sul cuneo fiscale: “è il problema dei problemi, qualcosa è stato fatto, adesso integreremo sull‘Irap, così dice la delega fiscale, al Sud ci sono dei significativi vantaggi per quanto riguarda l’abbattimento sulle nuove assunzioni, però dobbiamo avviare una crescita solida e duratura solo questo permette di affrontare il problema del debito, e dei margini, per poter comprimere la pressione fiscale. Questa e’ la vera sfida”.
Quanto al futuro di ITA “dipende ovviamente dalle condizioni di mercato, il problema e’ capire come si apre il mercato che è un mercato molto complicato, in cui sopravvivono o i grandi o le low cost: Ita non vuole essere una low cost e non può essere grande e io penso che ragionevolmente dovrà in qualche modo andare a cercare una qualche forma di collaborazione, non so quale perchè non è cosa che dipende da me”. “Io penso – ha proseguito – che chi cerca la collaborazione di Ita ha bisogno del brand italiano, fa comodo anche a un grande gruppo avere una compagnia caratterizzato da un brand come quello italiano”.
Ancora su ITA: “io vedo tante critiche da fuori ma se uno conoscesse i regolamenti europei, i regolamenti nazionali, la legge delle procedure fallimentari si renderebbe conto che quello che si sta facendo è una specie di miracolo: se va a buon fine tanti si lamenteranno ma sarà un miracolo, e io incrocio le dita”.