(Teleborsa) – , azienda italo-svizzera attiva nel settore delle biotecnologie e quotata sull’MTA di Borsa Italiana, ha chiuso il primo trimestre 2021 con liquidità pari a circa 122 milioni di euro, rispetto a 61,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020, e una posizione finanziaria netta positiva pari a 104,7 milioni di euro, in incremento di oltre il 130% rispetto al 31 dicembre 2020.
La variazione – sottolinea la società riflette principalmente il capitale raccolto in fase di IPO pari a circa 65,5 milioni di euro, al netto delle commissioni corrisposte al consorzio per il collocamento istituzionale. Nel primo trimestre 2021, il gruppo ha inoltre avuto incassi per circa 1 milione riconducibili ai flussi di cassa derivanti dai contratti in essere ed al completamento dell’operazione di fusione con la società Palio Ordinarie.
Proseguono, in linea con le aspettative del piano industriale, gli investimenti per il nuovo stabilimento GMP del sito di Rosia (Siena), con costi sostenuti nel primo trimestre 2021 per circa 1,4 milioni di euro. L’assorbimento di cassa per la gestione caratteristica del gruppo nel primo trimestre 2021 è pari a circa 4,2 milioni di euro. L’indebitamento finanziario, per circa 12 milioni di euro è riconducibile a debiti figurativi inerenti i contratti di locazione degli immobili, per i tre siti aziendali.
“Coi proventi dell’IPO, la Philogen intende portare a registrazione NidlegyTM e Fibromun e avviare la commercializzazione diretta in alcuni paesi come previsto dal Piano Industriale – ha commentato l’AD Dario Neri – Abbiamo, inoltre, osservato risultati clinici e preclinici di estremo interesse per la piattaforma OncoFAP, che promette di raggiungere vari tipi di tumori metastatici con elevatissima efficacia e selettività”.