(Teleborsa) – Dopo quella di (annunciata il mese scorso), è stata presentata oggi un’altra pillola anticovid che potrebbe contribuire a cambiare il modo in cui il coronavirus viene curato e quindi la pressione sui sistemi sanitari di tutto il mondo. L’azienda farmaceutica statunitense ha infatti annunciato che il suo nuovo candidato antivirale orale per il Covid-19 (PAXLOVID) è capace di ridurre significativamente l’ospedalizzazione e la morte.
Sulla base di un’analisi ad interim di fase 2/3 su pazienti adulti non ospedalizzati con Covid-19, che sono ad alto rischio di progredire verso una malattia gravem, l’antivirale di Pfizer si è mostrato capace di ridurre dell’89% il rischio di ospedalizzazione o morte per qualsiasi causa correlata a Covid-19 nei pazienti trattati entro tre giorni dall’insorgenza dei sintomi. In particolare, lo 0,8% dei pazienti che ha ricevuto PAXLOVID è stato ricoverato fino al giorno 28 dopo la randomizzazione (3/389 ospedalizzati senza decessi), rispetto al 7% dei pazienti che hanno ricevuto il placebo e sono stati ospedalizzati o sono deceduti (27/385 ospedalizzati con 7 decessi successivi). Riduzioni simili di ospedalizzazione o decesso sono state osservate in pazienti trattati entro cinque giorni dall’insorgenza dei sintomi.
Pfizer, spiega in una nota, cesserà l’arruolamento di nuovi volontari per lo studio “a causa della straordinaria efficacia dimostrata in questi risultati” e prevede di presentare i dati come parte della sua rolling submission alla FDA degli Stati Uniti per l’autorizzazione all’uso di emergenza il prima possibile.
“La notizia di oggi è un vero punto di svolta negli sforzi globali per fermare la devastazione di questa pandemia – ha affermato Albert Bourla, presidente e amministratore delegato di Pfizer – Questi dati suggeriscono che il nostro candidato antivirale orale, se approvato o autorizzato dalle autorità di regolamentazione, ha il potenziale per salvare la vita dei pazienti, ridurre la gravità delle infezioni da Covid-19 ed eliminare fino a nove ricoveri su dieci”.
Il titolo di Pfizer (che nei giorni scorsi aveva rivisto al rialzo i ricavi da vaccino per l’intero 2021) guadagna l’11 nel pre-market dopo l’annuncio. Al contrario, Merck & Co. perde oltre il 9% negli scambi pre-apertura, sulla prospettiva di una condivisione dei ricavi del mercato dei farmaci anti-Covid. Mostrano debolezza anche i maggiori produttori di vaccini: perde il 7% a Francoforte, mentre lascia sul terreno il 9% nel pre-market (dopo i consistenti cali di ieri in seguito alla revisione della guidance).