(Teleborsa) – La prospettiva di un aumento della domanda di carburante nel prossimo trimestre, in scia alle riaperture e alla ripresa dei viaggi, sta sostenendo le quotazioni del petrolio. A fare da assist è anche il fermento per la riunione, domani, dell’Opec+: gli addetti ai lavori cercheranno di capire come decideranno di muoversi i Paesi produttori di greggio, nella formulazione allargata dei produttori di greggio che comprende membri del cartello e membri esterni.
I future sul greggio Brent di agosto hanno raggiunto i 69,29 dollari al barile, in rialzo dello 0,83% mentre quello statunitense West Texas Intermediate (WTI) di luglio scambia in guadagno dello 0,89%, a 66,91 dollari al barile.
Sullo sfondo restano i colloqui di Vienna sul nucleare iraniano: le trattative sono cruciali affinché gli Stati Uniti revochino le sanzioni sui settori petrolifero, bancario e marittimo del Paese mediorientale. Oggi il ministro del petrolio del Paese, Bijan Zanganeh, ha affermato che Teheran può facilmente raggiungere la capacità di produzione di 6,5 milioni di barili al giorno (bpd) quando le sanzioni statunitensi verranno revocate. “Crediamo che la domanda supererà l’offerta nell’ordine di 650.000 barili al giorno e 950.000 barili al giorno rispettivamente nel terzo e nel quarto trimestre”, hanno scritto gli analisti di ANZ, aggiungendo che la previsione include 500.000 barili al giorno di aumento della produzione iraniana.
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