(Teleborsa) – La macchina commerciale di “continua ad accelerare” e la qualità degli asset così come i costi “restano sotto controllo”. Le moratorie residue si sono attestate a circa 4 miliardi di euro, in calo del 74% rispetto ad un anno fa e con un tasso di default ben al di sotto dei tassi di copertura. Lo stock degli NPE è rimasto stabile rispetto a dicembre 2020 al 4,5% e risulta uno dei più bassi sul mercato italiano.
E’ quanto ha affermato l’Ad della banca senese, Guido Bastianini, nella conference call per la presentazione dei risultati del semestre, anticipando che il management non risponderà a domande sulle trattative con Unicredit, che sono coperte da riservatezza.
Il Cfo Giuseppe Sica, ha indicato che i rischi legali di MPS sono scesi a 4,9 miliardi di euro al 30 giugno 2021 e che “meno di un terzo del petitum è legato alle comunicazioni finanziarie”.
Il direttore finanziario ha escluso uno shortfall di capitale prima di giugno 2022 ed ha precisato che bnon sarà a livello di CET 1, ma “à nei limiti del capital conservation buffer, come successo a 10 banche in Europa nell’ultimo anno””.
A proposito del doppio scenario aggregazione-ricapitalizzazione, Sica ha affermato che il management è “concentrato su soluzioni strutturali e non sta lavorando su un ipotetico aumento di capitale”.