(Teleborsa) – “L’eccezionale portafoglio prodotti non adeguatamente venduto in molte aree geografiche e il crescente interesse di molti Paesi verso la sanità, tendenza accelerata dalle problematiche della pandemia”. Sono questi i principali motivi che hanno spinto , gruppo italiano attivo nel settore biomedicale e del MedTech, a quotarsi su Euronext Growth Milan. Lo ha detto in un’intervista a Teleborsa Luciano Fecondini, fondatore e CEO della società, sottolineando che lo sbarco a Piazza Affari apporterà capacità finanziarie in grado di “accelerare la crescita organica e la crescita per acquisizioni esterne“.
Il gruppo modenese è attivo dal 1985 nel distretto biomedicale di Mirandola, che Fecondini descrive come “il trampolino di lancio verso i mercati internazionali” e “la possibilità di accedere a manodopera qualificata per la diffusa esperienza che c’è nel personale che opera nel distretto”. Medica ha chiuso il 2020 con ricavi pari a 44,1 milioni di euro (69% all’estero), EBITDA pari a 9,5 milioni di euro e utile netto di 3,8 milioni di euro. Nei primi 6 mesi del 2021, ha realizzato ricavi pari a 20,3 milioni di euro, un EBITDA pari a 4,2 milioni di euro e un utile netto di 2,3 milioni di euro.
Lo sviluppo di nuovi prodotti per la purificazione del sangue rappresentano da sempre il core business dell’azienda, che grazie all’attività di ricerca e sviluppo è entrata con successo in mercati diversi come quello medicale (dialisi, CRRT, ECCO2, Aferesi, DFPP, CHF, HIPEC, perfusione organi pretrapianto, medicina biorigenerativa, gastroenterologia, urodinamica, umidificazione dell’ossigeno), quello della purificazione microbiologica dell’acqua e quello dell’automazione industriale per il settore biomedicale. “Il gruppo opera prevalentemente nei settori di nicchia in cui l’innovazione è determinante – spiega il fondatore – Nei mercati cui ci rivolgiamo la sfida non è con i concorrenti, ma nel processo di educazione del mercato affinché percepisca le nostre innovazioni tecnologiche”.
I tre mercati hanno comunque ancora un peso diverso sul fatturato del gruppo. Prendendo in esame il primo semestre del 2021, i ricavi delle vendite e delle prestazioni relativi alla Medical Division sono stati pari a 14,7 milioni di euro, quelli della Water Division a 1,4 milioni di euro e quelli della Tecnoideal Division pari a 2,6 milioni di euro. Nella voce Altri ricavi rientrano 1,6 milioni di euro. A fine giugno 2021 l’indebitamento netto di Medica era salito a 7,79 milioni di euro, rispetto ai 3,11 milioni di inizio anno.
Fecondini spiega che l’espansione in mercati diversi, come quello della purificazione dell’acqua, “è stata possibile possibile per avere capito le eccezionali prestazioni delle membrane per la filtrazione microbiologica dell’acqua, settore in cui si apre un nuovo interessantissimo sbocco per la rimozione degli inquinanti emergenti nelle acque potabili, grazie alla nostra membrana additivata di grafene”. “Sappiamo delle grandi potenzialità dell’uso delle membrane in altri settori, al momento in fase di esplorazione – aggiunge – Citiamo in particolare la capacità di rimozione di particelle disperse nell’aria contenenti coronavirus”.
Per la crescita futura rimarranno quindi fondamentali gli investimenti in ricerca e sviluppo. “Coinvolgiamo sistematicamente nei nostri progetti strutture qualificate, tipo università e CNR che si affiancano ad una consistente struttura interna di progettisti”, viene spiegato. Per quanto riguarda la crescita per linee esterne, afferma Fecondini, “le acquisizioni saranno mirate e guardiamo sia ad aziende distributive per ampliare le aree geografiche di vendita sia ad aziende industriali per completare l’offerta di prodotti medicali quali liquidi sterili in sacca”.