(Teleborsa) – Associazioni sul piede di guerra dopo che ieri l’ARERA ha comunicato che da gennaio la luce aumenterà del 55% e il gas del 41,8%. Aumenti che scatteranno “malgrado gli interventi” del Governo, spiega l’Autorità, precisando che gli incrementi record delle materie prime “avrebbero portato ad un aumento del 65% della bolletta dell’elettricità e del 59,2% di quella del gas”.
Gli aumenti delle tariffe di luce e gas sono “mostruosi” per Assoutenti e portano l’associazione dei consumatori a presentare un esposto all’Autorità garante per la concorrenza e all’Antitrust Ue affinchè indaghino sulle speculazioni in atto sui mercati di elettricità e gas. “I rincari decisi oggi da Arera rappresentano una mazzata per famiglie e imprese e provocheranno danni economici ingenti al paese – afferma il presidente Furio Truzzi – I 3,8 miliardi messi in campo dal Governo, si sono rivelati insufficienti, e non hanno evitato la stangata che si abbatterà sulle bollette degli italiani”.
Di ” stangata senza precedenti che rischia di diventare una Caporetto per famiglie e piccole e medie imprese”, parla Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori. Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, infatti, per una famiglia tipo significa spendere nel 2022 (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1? gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, nell’ipotesi di prezzi costanti), 441 euro in più per la luce e 567 euro per il gas. Una maggior spesa complessiva pari, quindi, a 1008 euro. “Un rincaro record. Mai, da quando ci sono gli aggiornamenti tariffari trimestrali stabiliti dall’Authority, ossia dal gennaio 2003, si sono verificati rialzi cosi’ elevati, nè per la luce nè per il gas” prosegue Vignola. “Ora il Governo, come promesso da Draghi, deve abbassare le bollette prendendo i soldi da quei produttori che hanno fatto extraprofitti fantastici perchè hanno prodotto energia a basso costo, rivendendola poi ai prezzi lunari di mercato, facendo speculazioni belle e buone” conclude Vignola.
“L’aumento delle tariffe energetiche pesa sui conti delle famiglie ma anche sui costi delle imprese e rende più onerosa la produzione e la commercializzazione in una situazione fortemente condizionata dall’emergenza Covid”. Questo l’allarme lanciato da Coldiretti nel commentare i maxi aumenti. “L’aumento della spesa energetica ha un doppio effetto negativo perchè riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’inverno. Il costo dell’energia – continua la Coldiretti – si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione”.
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