(Teleborsa) – Semaforo verde della Commissione europea che promuove la Manovra di bilancio espansiva italiana, in particolare per l’uso che viene fatto dei finanziamenti del Fondo UE di Ripresa e Resilienza e per gli investimenti pubblici aggiuntivi nazionali; ma sottolinea anche che c’è un aumento significativo della spesa pubblica corrente, a cui raccomanda di prestare attenzione valutando la qualità delle misure da finanziare, e richiamando, visto l’alto debito, la necessità di una politica di bilancio prudente per garantire la sostenibilità a medio termine delle finanze pubbliche. E’ quanto risulta, in estrema sintesi, dal documento complessivo di valutazione dei piani di bilancio degli Stati membri per il 2022, pubblicato oggi dalla Commissione nel quado del cosiddetto “semestre europeo”.
Nel paragrafo relativo all’Italia dell’allegato con le valutazioni specifiche per Paese, l’Esecutivo comunitario nota che “nel 2022, sulla base delle previsioni economiche della Commissione e includendo le informazioni incorporate nel Dfp, l’orientamento di bilancio, compreso l’impulso dato dal Fondo di Ripresa e Resilienza, sarà espansivo”. “Come raccomandato dal Consiglio Ue – continua il documento -, l’Italia prevede di fornire un supporto continuo alla ripresa avvalendosi del Fondo di ripresa e resilienza per finanziare investimenti aggiuntivi. Come raccomandato dal Consiglio, l’Italia prevede inoltre di mantenere gli investimenti finanziati a livello nazionale”. Tuttavia, sottolinea la Commissione passando a una nota negativa “l’Italia non ha intenzione di limitare sufficientemente l’aumento della spesa corrente finanziata a livello nazionale”. “Per contribuire al perseguimento di una politica di bilancio prudente – si legge nel documento -, la Commissione invita l’Italia ad adottare le necessarie misure nelle procedure di bilancio nazionali per limitare l’aumento della spesa corrente finanziata a livello nazionale”.
“Dato il livello del debito pubblico italiano e le grandi sfide per la sostenibilità a medio termine” che esistevano già “prima della pandemia di Covid-19, quando si prendono misure di bilancio espansive è importante – insiste la Commissione – preservare una politica di bilancio prudente al fine di garantire finanze pubbliche sostenibili a medio termine”. La Commissione ricorda poi “l’importanza della composizione delle finanze pubbliche e della qualità delle misure di bilancio, anche attraverso investimenti a favore della crescita, in particolare a sostegno della transizione verde e di quella digitale. A questo riguardo, le misure contenute nel documento programmatico di bilancio italiano contribuiscono a realizzare la Raccomandazione del Consiglio Ue di garantire una ripresa sostenibile e inclusiva, dando priorità alla transizione verde e digitale”. “Tenendo conto della forte ripresa, l’Italia è invitata a riesaminare regolarmente l’uso, l’efficacia e l’adeguatezza delle misure di sostegno e a tenersi pronta ad adattarle come necessario alle mutevoli circostanze”, afferma ancora l’Esecutivo Ue.
Intanto, sempre restando in tema di manovra saranno tre i relatori in commissione Bilancio del Senato: il presidente della stessa commissione, Daniele Pesco (M5S), e i due vicepresidenti Vasco Errani (Leu) e Erica Rivolta (Lega). E’ questo l’esito del braccio di ferro che durava da giorni tra M5S da una parte e Pd e Leu dall’altra. Un esito che termina con qualche mal di pancia di Fi. La decisione, prerogativa del presidente, è stata annunciata dallo stesso Pesco al termine dell’ufficio di presidenza: “si è optato per un assetto istituzionale” e per “tenere conto della rappresentatività di tutti i gruppi. Una forma istituzionale. Non so se è la prima volta ma può rappresentare un buon precedente se la scelta diventa difficile”.