(Teleborsa) – Una Legge di Bilancio con 185 articoli e misure per circa 30 miliardi. Queste le dimensioni della bozza di manovra che è stata esaminata oggi in Consiglio dei Ministri. Dal fondo per il taglio delle tasse ai nuovi ammortizzatori, il documento contiene anche il rinvio della sugar e plastic tax, i congedi per i papà, il rinnovo dei bonus edilizi, i fondi per la sanità e anche per il Giubileo 2025. L’intervento più discusso più atteso è però quello relativo alle pensioni, intorno a cui è stato forte il dibattito politico degli ultimi giorni.
Via libera al passaggio da Quota 100 a Quota 102 per i soggetti con 64 anni di età anagrafica e 38 anni di anzianità contributiva che maturano i requisiti nell’anno 2022. “Il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2022 può essere esercitato anche successivamente”, si legge nel documento che è entrato in Consiglio dei Ministri che prevede inoltre che “in sede di prima applicazione, entro il 28 febbraio 2022, il relativo personale a tempo indeterminato può presentare domanda di cessazione dal servizio”.
Arrivano inoltre altri 2 miliardi per “contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale nel primo trimestre 2022″. Con queste risorse, si legge nella bozza di manovra, “l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente provvede a ridurre le aliquote relative agli oneri generali di sistema”. Per la riforma degli ammortizzatori sociali ci saranno 3 miliardi di euro di indebitamento e 4,5 miliardi di saldo netto da finanziare. Le disposizioni vanno dall’estensione degli ammortizzatori alle imprese sotto i 5 dipendenti alla Cigs per tutti i datori di lavoro con più di 15 dipendenti a prescindere dal settore. La Naspi, secondo le disposizioni predisposte dal ministero del Lavoro, viene allargata ai lavoratori discontinui, con un decalage che parte dal sesto mese e dall’ottavo per i 55enni.
In arrivo un Fondo pluriennale per la riduzione della pressione fiscale, in particolare “sui fattori produttivi” con risorse per 8 miliardi di euro “annui a decorrere dal 2022”. La riduzione delle tasse è destinata all’Irpef “con l’obiettivo di ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e le aliquote marginali effettive, da realizzarsi attraverso sia la riduzione di una o più aliquote sia una revisione organica del sistema delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente e del trattamento integrativo” e il taglio della “aliquota dell’Irap”. Il testo ha confermato lo stop nel 2022 della plastic tax e della sugar tax.
Nel documento confermata anche la proroga del Superbonus del 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023. Poi la detrazione si ridurrà progressivamente e sarà del 70% per quelle sostenute nell’anno 2024 e del 65% per quelle sostenute nell’anno 2025. La manovra prevede anche la riconferma delle detrazioni per le ulteriori spese documentate sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici.