(Teleborsa) – Dall’uscita dalla pandemia di Covid-19 ai migranti, dal commercio alla transizione digitale, senza tralasciare alcuni capitoli dolorosi come l’escalation dei prezzi dell’energia, dovuta alla mancanza di una politica comune, e lo Stato di diritto messo in discussione dalla Polonia.
Sono questi i temi principali al centro del dibattito della due giorni del Consiglio europeo, che ha preso il via oggi a Bruxelles, l‘ultimo dell’era Merkel, che saluterà i suoi colleghi con una foto d’addio.
Uno dei temi più spinosi la virata autoritaria della Polonia, sulla quale pende la possibilità di apertura di na procedura d’infrazione, se non misure più drastiche, che saranno valutate dalla Commissione europea, nella veste di “guardiana” dei Trattati.
E poi c’è il capitolo energia, rispetto al quale il Premier Mario Draghi ha invitato i leader europei a “essere più ambiziosi e accelerare sui prossimi passi”, per definire una linea comune in merito allo stoccaggio di gas ed all’interconnessione. “Bisogna produrre subito degli inventari delle riserve presenti in Europa – ha detto – con lo scopo di proteggere tutti gli Stati membri dalle pressioni del mercato”. Il Presidente del Consiglio ha quindi rimarcato l’importanza di intervenire per agevolare la ripresa e la transizione verde.
Di diverso avviso si era detta oggi la collega Angela Merkel, secondo la quale occorre “reagire con prudenza”. “Non dovremmo spegnere completamente il mercato, ma piuttosto offrire più mercato e, se necessario, adottare misure di sostegno sociale, come facciamo ad esempio in Germania”, aveva affermato arrivando al vertice Ue a Bruxelles.
Quanto alla Polonia, una fonte europea ha confermato che “la questione sarà trattata, anche su richiesta di alcuni Stati, ma non ci saranno conclusioni formali“. “Sulla Polonia è necessario il confronto con i leader quando i valori Ue sono messi in discussione”, ha chiarito Ursula Von der Leyen, Presidente della Commissione europea, che è
“Vi è una parte non negoziabile del nostro contratto europeo: i nostri valori di democrazia, libertà e stato di diritto”, ha affermato il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, aggiungendo “l’Unione europea non è mai stata messa in discussione in modo così radicale”.