(Teleborsa) – – il più grande contractor militare al mondo – ha un fatturato di 17 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2021, in crescita rispetto ai 16,2 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2020 e sopra le attese del mercato. L’utile netto è stato di 1,8 miliardi di dollari, o 6,52 dollari per azione, rispetto agli 1,6 miliardi, o 5,79 per azione, del secondo trimestre del 2020. Il dato è risultato appena sotto le attese degli analisti, che erano per 6,53 dollari per azione.
Gli utili netti del secondo trimestre 2021, sottolinea la società, includono una perdita di 225 milioni di dollari (169 milioni, o 0,61 per azione, al netto delle tasse) registrata presso la divisione Aeronautics, relativa a problemi di performance riscontrati su un programma “classified”, ovvero segreto.
“I nostri team continuano a fornire programmi chiave all’intero della nostra piattaforma e allo stesso tempo a far progredire le tecnologie fondamentali per la deterrenza del 21° secolo e il progresso scientifico – ha commentato il presidente e CEO James Taiclet – Di conseguenza, manteniamo le nostre linee guida precedenti per le vendite per l’intero anno, l’utile operativo e la liquidità derivante dalle operazioni, mentre aumentiamo la nostra guidance per l’utile per azione per l’intero anno.” In particolare, l’utile diluito per azione è ora previsto tra 26,70 e 27 dollari, contro una stima precedente nell’intervallo 26,40-26,70 dollari.