(Teleborsa) – “Con il passare della pandemia, dobbiamo spostare l’attenzione dalla conservazione dell’economia alla sua trasformazione. Ciò richiederà di reindirizzare la spesa sia del settore pubblico che di quello privato verso i settori green e digitale. In particolare, abbiamo bisogno di investimenti per circa 330 miliardi di euro all’anno entro il 2030 per raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici dell’Europa e circa 125 miliardi di euro all’anno per realizzare la trasformazione digitale. Lo ha detto Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, intervenendo al Brussels Economic Forum.
Secondo Lagarde, il programma NextGenerationEU (NGEU) aiuterà a convogliare gli investimenti pubblici verso settori trasformativi, mentre è attualmente meno chiaro se il settore finanziario privato possa fare lo stesso. “La frammentazione tra i mercati finanziari nazionali in Europa potrebbe limitare la nostra capacità di finanziare investimenti futuri in volume sufficiente – ha spiegato – Questo è il motivo per cui ho sostenuto che dobbiamo aggiungere un altro elemento al nostro piano di ripresa post-pandemia, ovvero abbinare la NGEU a quella che ho definito un’unione dei mercati dei capitali verdi (CMU), un mercato dei capitali europeo veramente verde che trascende i confini nazionali”.
La presidente della BCE ha fornito tre motivazioni per sostenere la sua proposta. “In primo luogo, i mercati dei capitali sono particolarmente adatti a dirigere i finanziamenti verso settori orientati al futuro come il verde e il digitale – ha detto – La seconda motivazione per la Green CMU è che l‘Europa ha già un vantaggio come sede dei mercati dei capitali verdi. L’Europa è infatti il luogo prescelto per l’emissione globale di obbligazioni verdi, con circa il 60% di tutte le obbligazioni senior non garantite verdi emesse nel 2020 provenienti da qui. In terzo luogo, la Green CMU è un’area in cui abbiamo il potenziale per compiere rapidi progressi, poiché non affronta le stesse sfide dei mercati dei capitali convenzionali. In effetti, ha già raggiunto una scala paneuropea maggiore rispetto al mercato obbligazionario convenzionale”.