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Italia, superindice OCSE indica “segnali di moderazione del ritmo di crescita”

(Teleborsa) – Le grandi economie avanzate, dopo aver sperimentato un netto rimbalzo dalla fase più acuta della pandemia, “mostrano segnali di moderazione del ritmo di crescita“. È quanto indica l’aggiornamento mensile del superindice economico dell’OCSE (l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) per il mese di luglio. Questo indicatore è stato ideato per anticipare i punti di svolta dell’attività economica rispetto al trend.

Per il mese di luglio, il superindice che anticipa di 6-9 mesi le tendenze economiche future, si è attestato a quota 100,8 punti dai 100,7 di giugno. Sale anche l’indicatore dell’Eurozona a 100,8 punti dai 100,6 precedenti. Tra i Paesi membri dell’UE, in Francia l’indicatore sale a 98,9 da 98,8 punti, mentre in Germania cresce a 101,9 da 101,7. In Italia, il leading indicator aumenta a 101,9 da 101,6 punti.

Gli ultimi composite leading indicators (CLI, detti sinteticamente superindice) indicano segnali di moderazione del ritmo di crescita al di sopra del livello di tendenza negli Stati Uniti, in Giappone e in Canada. Indicazioni simili sono emerse nel Regno Unito e nell’area euro nel suo complesso, incluse Germania e Italia. Anche in Francia si registrano segnali di moderazione del ritmo di crescita, con il CLI ancora al di sotto del trend.

I CLI per le principali economie dei mercati emergenti indicano sviluppi divergenti, commenta l’organismo internazionale con sede a Parigi. Continua la crescita costante in Cina (in particolare grazie al settore industriale) e continua la crescita stabile in India, mentre in Brasile il CLI continua a indicare un rallentamento della crescita. In Russia sono emersi segnali di rallentamento del ritmo di crescita.

“Nonostante la graduale revoca delle misure di contenimento del Covid-19 in alcuni Paesi e il progresso delle campagne di vaccinazione, le incertezze persistenti potrebbero comportare fluttuazioni più elevate del solito nel CLI e nelle sue componenti – osserva l’OCSE – Pertanto, i CLI dovrebbero essere interpretati con attenzione e la loro entità dovrebbe essere considerata come un’indicazione della forza del segnale piuttosto che come una misura del grado di crescita dell’attività economica”.

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