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ITA scalda i motori, passi avanti nel negoziato Roma-Bruxelles

(Teleborsa) – La Commissione Europea ha notificato oggi di aver raggiunto un’intesa comune sui parametri che garantiranno la discontinuità economica fra Ita, la nuova Alitalia, e la vecchia compagnia di bandiera nazionale. Lo riferisce una nota dell’esecutivo comunitario, diramata a Bruxelles subito dopo l’incontro, in collegamento, – definito “positivo” – fra la vicepresidente esecutiva della Commissione europea responsabile per la concorrenza Margrethe Vestager, Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, e Daniele Franco, ministro dell’Economia.

“Fra gli altri temi si è parlato del dossier Alitalia e della nuova compagnia aerea Ita. La Commissione sostiene gli sforzi dell’Italia per preparare quanto prima, in linea con le norme dell’UE, il lancio di Ita come attore di mercato nuovo e vitale. A seguito di discussioni intense e costruttive ad ogni livello, la Commissione e le autorità italiane hanno raggiunto un’intesa comune sui parametri chiave per garantire la discontinuità economica fra Ita e Alitalia. I contatti continueranno ora a pieno ritmo a livello tecnico”. “Separatamente – conclude la nota – la Commissione sta anche portando a termine la sua indagine in corso sul sostegno passato concesso ad Alitalia” con i prestiti ponte degli anni scorsi.

“Inizia il percorso tecnico per la nascita di una compagnia sostenibile, la nuova Alitalia che dovrà essere operativa il prima possibile, ragionevolmente ad agosto”: questo il commento di Giorgetti al termine dell’incontro. Nel corso del colloquio “serrato e costruttivo” il Ministro ha posto l’attenzione anche su altre urgenze a partire dalla necessità di sostenere finanziariamente le imprese nel processo di decarbonizzazione che penalizzano fortemente settori dell’industria italiana, in particolare della ceramica e della siderurgia. Altro dossier riguarda il prolungamento delle garanzie dello Stato alle aziende in difficoltà per la pandemia.

Su Alitalia e le condizioni per l’avvio della nuova compagnia aerea Ita, con la Commissione europea “abbiamo fatto dei passi in avanti, ma non è finita, ci sono tanti passaggi tecnici e non solo; però sicuramente quella di oggi e’ una tappa importante verso la soluzione del problema”. Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, rispondendo ad alcuni giornalisti oggi a Bruxelles.

“Abbiamo il dovere – ha aggiunto Giorgetti – di garantire l’operatività” di Alitalia “nella stagione estiva; poi ci sarà una nuova compagnia che partirà alle condizioni che si stanno definendo”. Ad un giornalista che chiedeva se sia ora garantita la discontinuità economica, chiesta dalla Commissione, fra la vecchia Alitalia e la nuova Ita, il ministro ha replicato: “La discontinuità è una condizione indispensabile, quindi evidentemente ci sarà. Non la chiede solo la Commissione, anche il Governo vuole che la nuova compagnia nasca in condizioni di discontinuità economica”. “Quindi – ha continuato – ci sono delle condizioni di mercato” da rispettare, “perchè non si puo’ fare semplicemente un’azienda di Stato. Deve essere un’azienda che dimostri di poter stare sul mercato.”. Quanto alla questione se Ita possa usare il vecchio marchio Alitalia, il Ministro ha precisato: “La nuova compagnia potrà partecipare alla gara per il marchio, sicuramente”. Infine, rispondendo a una domanda su quando ci sarà il primo volo di Ita, Giorgetti ha concluso: “Questo posso sperarlo ma non lo posso dire”.

“Positivo finalmente lo sblocco della situazione di stallo con la commissione europea”. E’ quanto afferma il segretario nazionale Filt-Cgil Fabrizio Cuscito su Alitalia, sottolineando “è importante però che l’accordo trovato, come invece leggiamo da indiscrezioni giornalistiche, non sia mortificante per l’industria del trasporto aereo italiano”. Secondo Cuscito “l’intesa deve poter garantire lo sviluppo industriale dell’azienda, il mantenimento dell’attività di volo, di manutenzione, di handling ed amministrative e la tutela dell’attuale occupazione del personale Alitalia. In un momento difficile come quello che sta attraversando tutto il Paese ed in particolar modo il settore del trasporto aereo ulteriori perdite di posti di lavoro, per di più ad opera dello Stato, non sarebbero accettabili”. Da qui la richiesta urgente di “convocare subito le parti sociali per condividere un percorso che permetta di finalizzare l’intera operazione, garantendo la mobilità dei cittadini, la connettività del Paese e soprattutto di mantenimento dell’occupazione”.

Parlano di “balletto di cifre che preoccupa i lavoratori mentre la vicenda Alitalia non vede ancora una conclusione positiva” i segretari generali di Filt-Cgil Stefano Malorgio, Fit-Cisl Salvatore Pellecchia e Uiltrasporti Claudio Tarlazzi confermando lo sciopero del 18 giugno.

“Non è possibile – scrivono – che Alitalia resti commissariata dal 2017, con versioni altalenanti sul numero degli aerei e quindi degli esuberi”. “E in tutto questo il tempo passa; la stagione estiva, la più redditizia, è già cominciata; la cassa viene bruciata; gli stipendi non arrivano regolarmente; la concorrenza si mangia gli spazi della compagnia di bandiera. La situazione insomma continua a peggiorare – sottolineano i tre sindacalisti – e noi continuiamo ad apprendere le notizie dai media nonostante abbiamo sollecitato già da febbraio l’attivazione di una cabina di regia coi quattro Ministeri competenti per trovare le soluzioni necessarie al rilancio del vettore”. “Deve essere chiaro una volta per tutte se vogliamo o no una compagnia di bandiera all’altezza delle concorrenti degli altri paesi europei. Tenuto conto anche degli obiettivi previsti dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza che mira al rilancio dell’economia italiana: un progetto di difficile attuazione qualora la NewCo partisse con le ali tarpate”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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