(Teleborsa) – Si è svolto questa mattina a palazzo Wedekind, in piazza Colonna a Roma, il convegno dal titolo “Il ruolo delle persone nel cambiamento dell’Inps”, organizzato dall’Istituto in collaborazione con l’Università Statale di Milano. I lavori sono stati aperti dal ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, che nel corso del suo intervento ha ringraziato l’Inps “per aver fatto il meglio a condizioni date per questo Paese”, ricordando l’impegno dell’Istituto durante la pandemia per assicurare indennità e sussidi a milioni di persone e di imprese.
Nel corso dell’incontro Nicola Piepoli, ad dell’omonimo istituto di ricerche di mercato, ha presentato un’analisi sull’impatto della crisi pandemica e sugli sviluppi e opportunità che ne deriveranno. Giuseppe Conte, direttore centrale Formazione e Sviluppo Risorse Umane Inps, ha illustrato il programma di change management dell’Istituto come sfida per gestire il cambiamento nel mondo del lavoro e per offrire servizi sempre migliori ai cittadini. All’evento sono intervenuto anche il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ed Elio Franzini, rettore dell’Università Statale di Milano, che hanno parlato di cambiamento della società, del mondo del lavoro, della sicurezza sociale e delle organizzazioni. Tridico ha sottolineato “la necessità di investire sulla formazione digitale per ridurre il gap tra innovazione tecnologica e fruibilità da parte di lavoratori e cittadini”.
Gabriella Di Michele, direttore Generale Inps; Vincenzo Caridi, direttore vicario Inps; e Domenico De Masi, professore emerito di Sociologia del Lavoro presso l’Università La Sapienza, hanno dialogato sul cambiamento nelle organizzazioni e nei servizi pubblici e in particolare sul ruolo dell’Inps nei prossimi anni. De Masi ha presentato i risultati di un’indagine, svolta nell’ambito del management Inps, che ha evidenziato “una vera e propria filosofia dell’Istituto che lo vede proiettato nel 2028, anno strategico per la realizzazione e rendicontazione degli obiettivi del PNRR, in una dimensione di benessere organizzativo al servizio del cittadino, in cui lavoro e famiglia si possano realmente conciliare, generando una dimensione lavorativa ottimale per fornire un servizio al cittadino sempre più puntuale ed efficiente”.
A questi temi si è ricollegata Di Michele, che ha parlato della “spinta di rinnovamento che viene dagli effetti della pandemia sull’Istituto” e del processo di reassessment in corso che “mette al centro la valorizzazione delle persone ma che, per funzionare, deve coinvolgere chi deve concretamente agire: i dipendenti”. Caridi, partendo dall’importanza dell’innovazione tecnologica per il raggiungimento del cambiamento, ha voluto introdurre il concetto di meritocrazia come valore gestionale. “Se siamo più audaci – ha affermato il direttore vicario Inps – e non ci nascondiamo dietro una scrivania, possiamo realizzare una vera innovazione e un vero cambiamento verso una PA più proattiva e di prossimità all’utenza”.
A concludere la mattinata di lavori, è intervenuto infine Salvatore Ponticelli della Direzione Centrale Formazione e Sviluppo Risorse Umane Inps, che ha presentato i prossimi passi del progetto di sviluppo e cambiamento basato sulle persone con un investimento concreto su formazione, sviluppo tecnologico e consapevolezza del proprio ruolo.