(Teleborsa) – (INBRE) – società quotata su AIM Italia e attiva nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti idroelettrici – ha registrato ricavi netti consolidati pari a 10,9 milioni di euro nel primo semestre del 2021, in aumento del 19% rispetto ai 9,2 milioni di euro al 30 giugno 2020. Il margine operativo lordo è stato di 7,3 milioni di euro (con un’incidenza sui ricavi del 67%), mentre il risultato netto è risultato di 2,3 milioni di euro, in crescita del 41% sui 1,6 milioni di euro al 30 giugno 2020.
“INBRE ha proseguito l’attività di investimento ottenendo il conseguimento di un margine operativo lordo significativo – ha commentato il presidente Battista Albertani – Il semestre chiude con un risultato netto positivo pari a 2,3 milioni di euro, dopo aver stanziato 3,8 milioni di euro di ammortamenti e 1 milione di euro di imposte”.
L’indebitamento finanziario netto, pari a euro 76,9 milioni, è aumentato di circa 25,8 milioni rispetto ai 51,1 milioni al 31 dicembre 2020 (euro 68,9 milioni al 30 giugno 2020) e la sua evoluzione è stata caratterizzata: dalla diminuzione di disponibilità liquide per 16,9 milioni; dall’incremento dell’indebitamento finanziario corrente di 4,5 milioni; dall’incremento dell’indebitamento finanziario non corrente per circa 4,4 milioni.
La produzione netta di energia è stata pari a 80,3 GWh (80,8 GWh al 30 giugno 2020), con un risparmio di anidride carbonica pari a circa 36 mila tonnellate. Nei primi sei mesi dell’anno sono entrati in funzione sei nuovi impianti e tre sono stati acquistati.