(Teleborsa) – La ripresa post-Covid determinerà una rivalsa della “periferia” europea, con Italia e Spagna pronte a sovraperformare la Germania, tradizionale locomotiva della crescita europea, con un PIL che sarà il più alto dagli anni ‘70. E’ quanto stima un pool di economisti interpellati da Bloomberg.
Il prodotto interno lordo dell’Italia si espanderà del 5,6% e quello della Spagna del 6,2% nel 2021, evidenziando una crescita più alta rispettivamente di 0,6 e di 0,3 punti percentuali rispetto alle precedenti stime di luglio, sui livelli di fine anni ’70. Il tasso di espansione dei due Paesi che affacciano sul Mediterraneo sarà anche più brillante rispetto a quello della Germania, che è stato rivisto al ribasso di 0,2 punti percentuali al 3,2%.
In generale, si attende una crescita dell’Area Euro del 4,7% nel 2021 e del 4,4% nel 2022. A trainare questa crescita saranno appunto i Paesi dell’Europa Meridionale, che per anni hanno sofferto di bassi tassi di crescita associati ad un alto debito pubblico.
Il rimbalzo del 2021 dunque sarà tanto più forte quanto maggiormente si è sofferta la pandemia, beneficiando della fine dei lockdown, ma non è esente da rischi legati perlopiù alla diffusione dei contagi da variante Delta ed alla fedele implementazione dei Piani di Recovery. In particolare, Nicola Nobile di Oxford Economics, pur alzando la stima di crescita dell’Italia sino al 6,1%, afferma che le prospettive rimangono “altamente dipendenti dall’evoluzione della pandemia” e legate alla capacità di Spagna e Italia di “incanalare efficacemente i fondi del Recovery verso progetti capaci di risollevare le prospettive di crescita a medio termine, dati i loro scarsi risultati finora mostrati nello spendere i fondi europei”.