(Teleborsa) – Nonostante l’impegno per la transizione energetica e il taglio delle emissioni, le misure dei governi nazionali per la ripresa dalla pandemia spingeranno le emissioni di CO2 a nuovi livelli record nel 2023, con possibilità di ulteriore crescita negli anni successivi. È quanto emerge da un nuovo report dell’IEA, l’Agenzia internazionale dell’energia, nel quale viene sottolineato che non c’è “alcun picco chiaro in vista”.
L’organizzazione stima che i governi di tutto il mondo hanno stanziato circa 380 miliardi di dollari per misure sull’energia pulita come parte della loro risposta economica alla crisi del Covid-19, pari a circa il 2% del sostegno fiscale totale in risposta alla crisi pandemica. Questa spesa pubblica e le nuove politiche messe in atto dallo scorso anno dovrebbero aggiungere 350 miliardi di dollari in più all’anno alla spesa per l’energia pulita tra il 2021 e il 2023, pari a un aumento del 30% rispetto ai livelli registrati negli ultimi anni.
L’aumento degli investimenti per l’energia pulita rappresenta però solo il 35% dell’importo necessario (secondo l’IEA Sustainable Recovery Plan) per mettere il mondo sulla buona strada per raggiungere emissioni nette zero entro il 2050. Ci sono anche ampie differenze geografiche: la maggior parte della spesa è concentrate nelle economie del G20 e infatti in questi Paesi le misure di rilancio annunciate fino ad oggi dovrebbero soddisfare il 60% del fabbisogno di investimenti previsto per una transizione sostenibile, secondo i calcoli dell’IEA. Nelle economie emergenti e in via di sviluppo questa quota scende al 20%.
Sebbene le emissioni di CO2 raggiungeranno nuovi livelli record nel 2023, questa traiettoria è inferiore di 800 milioni di tonnellate di CO2 rispetto a quella che sarebbe stata raggiunta senza sforzi per la transizione energetica dell’economia globale. Il livello che sarà raggiunto, secondo le stime dall’IEA, sarà comunque 3.500 milioni di tonnellate di CO2 al di sopra del percorso indicato dall’Agenzia internazionale dell’energia per raggiungere l’obiettivo di emissioni zero nel 2050.